26/9/2006 ore: 16:30

CONTRATTO IMPRESE PULIZIE: LE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI RIPRENDONO SVOGLIATAMENTE LA TRATTATIVA, I LAVORATORI SI MOBILITANO

Contenuti associati

FILCAMS-Cgil
Federazione lavoratori commercio turismo servizi
Ufficio Stampa
www.filcams.cgil.it


26 settembre 2006

CONTRATTO IMPRESE PULIZIE: LE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI RIPRENDONO SVOGLIATAMENTE LA TRATTATIVA, I LAVORATORI SI MOBILITANO


Mercoledì 27 settembre i lavoratori milanesi delle imprese di pulizie e multiservizi stabiliranno un presidio davanti la sede di Assolombarda – Milano, via Pantano 9, Metropolitana 3 fermata Missori – dalle 9 alle 13.

È questa la prima delle manifestazioni che si susseguiranno nelle città italiane in risposta all'atteggiamento «svogliato, generico, contradditorio» con cui le associazioni imprenditoriali hanno manifestato la disponibilità a riprendere la trattativa per rinnovare il contratto nazionale di lavoro.

La delegazione trattante di Filcams Fisascat Uiltrasporti incontrerà infatti le delegazioni imprenditoriali di Confindustria, Lega Coop, Confcooperative, Confapi, Agci giovedì 28 settembre.

Ma la delegazione sindacale già sa che in quell'incontro le associazioni degli imprenditori non presenteranno, così come s'erano impegnate, «un documento dettagliato sui singoli argomenti oggetto del negoziato».

Dunque è la mobilitazione – dicono le federazioni sindacali – che deve dire tutte le sue parole.

Dopo Milano, sarà la volta dei lavoratori emiliani e romagnoli che martedì 10 ottobre manifesteranno a Bologna di fronte alla sede della Lega Coop; e venerdì 13 ottobre toccherà ai lavoratori del Lazio far sentire la loro voce alla sede della Regione per ricordare che le istituzioni, con la non risolta questione delle modalità d'appalto, sono gravemente coinvolte e corresponsabili nella violazione dei diritti che il mondo delle pulizie patisce da sempre.

La strategia che la delegazione trattante di Filcams Fisascat Uiltrasporti ha fissato, dopo la totale riuscita dello sciopero generale del 15 giugno e la manifestazione romana a cui hanno partecipato 30mila lavoratori, è di mantenere la mobilitazione con assemblee, manifestazioni pubbliche e presidi su tutto il territorio nazionale.