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CRISI AZIENDALI, NON SOLO L’INDUSTRIA, IL DRAMMA DEL TERZIARIO

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25 settembre 2012


Crisi aziendali, non solo l’industria, il dramma del terziario


Le crisi aziendali e le difficoltà economiche delle imprese stanno colpendo tutti i settori, e rischiano di rimanere senza lavoro anche tanti dipendenti del commercio e del turismo.
La Filcams Cgil Nazionale è impegnata nelle tante procedure di mobilità aperte nell’ultimo anno, più di 250 vertenze nazionali aperte (che riguardano cioè aziende presenti su più regioni) e più del 55% riguardano il terziario.

Trasferimenti di ramo d’azienda, casse integrazioni in deroga e mobilità in deroga sono le procedure più utilizzate, solo nel periodo tra gennaio e giugno 2012, sono stati coinvolti oltre 20mila i lavoratori del terziario e 5mila nel turismo.

“Sono numeri sconfortanti” commenta Franco Martini segretario generale della Filcams Cgil “che rischiano di rimanere nell’ombra, anche a causa della dispersione geografica delle aziende, presenti in più città italiane.”

Due i casi più eclatanti. Nh Hotel, catena alberghiera multinazionale, che ha dichiarato di voler licenziare su tutto il territorio quasi 400 lavoratori; e Fnac Italia, la catena francese di libri e multimedia che, esclusa dal piano di rilancio della casa madre, rischia di chiudere tutti i punti vendita in Italia, lasciando a casa 600 dipendenti.
Tra l’altro, entrambi le aziende sono presenti quasi nelle stesse città: Roma, Napoli, Firenze, Milano.

“È come se – prosegue Martini – abbiano risonanza quasi esclusivamente le vertenze che riguardano grossi gruppi concentrati in un unico stabilimento, è come se la somma dei lavoratori licenziati di ogni città avesse meno importanza di quelli di un'unica grande fabbrica”.

“Non deve diventare una guerra tra poveri, un battaglia di numeri; ma la crisi del commercio e dell’industria turistica, che inevitabilmente si ripercuote su imprese e lavoratori dei settori, è sempre più preoccupante.
È indispensabile un intervento finalizzato al rilancio dei settori e alla salvaguardia dei posti lavoro, e una maggiore attenzione da parte di tutti, governo, istituzioni e media, affinché non ci siano vertenze e lavoratori meno importanti di altri.”