Gruppo Cerved, in sciopero nazionale il 19 dicembre i 2.700 dipendenti della tech company
Presidi e manifestazioni a livello territoriale per chiedere trasparenza, rispetto e garanzie per il futuro
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Incroceranno le braccia il prossimo 19 dicembre 2024 le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Cerved. La giornata di sciopero nazionale è stata indetta dalle organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, unitamente al Coordinamento delle delegate e dei delegati, al termine dell’assemblea unitaria convocata il 6 dicembre.
Alla base della mobilitazione, organizzata con presidi e manifestazioni a livello territoriale, la ferma opposizione al Performance Improvement Plan (PIP), un programma che, pur presentato come un’opportunità formativa, si è rivelato uno strumento coercitivo e punitivo per i 2.700 dipendenti della tech company specializzata in servizi alle imprese. Il PIP è stato introdotto dall’azienda senza criteri chiari, obiettivi definiti né un confronto preventivo con le rappresentanze sindacali, generando un clima di tensione e insicurezza inaccettabile.
In alcuni casi, stigmatizzano i sindacati, il PIP è stato utilizzato per spingere i dipendenti a lasciare volontariamente l’azienda, con espliciti inviti a “non restare nell’organizzazione” qualora non condividessero le modalità di gestione del piano. A queste criticità si aggiungono le preoccupazioni relative all’introduzione dell’intelligenza artificiale nei processi aziendali, che potrebbe comportare una riduzione dei posti di lavoro senza adeguate tutele per il personale.
Per Filcams, Fisascat e Uiltucs “lo sciopero è un atto necessario per difendere i diritti, la dignità e il futuro lavorativo di tutte le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Cerved. Non possiamo accettare un modello di gestione aziendale che utilizza pressioni psicologiche e precarizza il lavoro”.
Il 19 dicembre, le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Cerved si fermeranno per chiedere trasparenza, rispetto e garanzie per il futuro.