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I TAGLI ALLE SPESE STANNO AZZERANDO I SERVIZI DI PULIZIE NELLE CASERME. I SINDACATI CHIEDONO AL MINISTRO CHE COSA INTENDE FARE

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17 novembre 2005

I TAGLI ALLE SPESE STANNO AZZERANDO I SERVIZI DI PULIZIE NELLE CASERME. I SINDACATI CHIEDONO AL MINISTRO CHE COSA INTENDE FARE


Ci sono stati alcuni scioperi, nelle imprese incaricate delle pulizie nelle caserme.

I lavoratori sono preoccupati per l'occupazione e per le ore contrattuali, che, già scarse, rischiano di essere decimate dal taglio che il ministero delle Difesa sta portando agli appalti delle pulizie e dei servizi alle sedi dipendenti.

Le segreterie di Filcams Fisascat Uiltrasporti descrivono, in una lettera indirizzata al ministro Antonio Martino, lo stato di profonda preoccupazione e chiedono al ministro un incontro urgente.

«Signor Ministro,
le scriventi segreterie nazionali Filcams Fisascat Uiltrasporti segnalano lo stato di allarme e preoccupazione dei lavoratori impegnati negli appalti di servizi di pulizia presso tutte le Forze Armate (Marina, Esercito, Aeronautica, Carabinieri) degli uffici e delle caserme di pertinenza di codesto ministero, sia a livello centrale che periferico, a seguito dei tagli introdotti dalla legge finanziaria 2005 e dal D.L.n°211 del 17 ottobre 2005 ai servizi in genere ed a quelli di pulizie in particolare.

«In conseguenza dei tagli summenzionati i corrispondenti organi di codesto ministero hanno già posto in essere drastiche riduzioni alle risorse destinate ai servizi, dal 20% al 50% con gravi conseguenze per l’ occupazione ma anche per gli stessi operatori civili e militari impegnati nelle attività istituzionali.

«L’allarme è ancor più giustificato dal rigoroso contenimento delle spese per i consumi intermedi e per investimenti fissi proposti nella bozza di finanziaria per il 2006.

«A ciò si aggiunga che i bandi di gara per i servizi di pulizia sono stati sospesi dalla Direzione generale competente e che, a partire dal prossimo gennaio, nell’impossibilità di prorogare i vecchi appalti, c’è il rischio concreto di una sospensione totale di servizi e, conseguentemente, di tutte le attività d’istituto.

«Per le considerazioni brevemente espresse, le scriventi segreterie chiedono di essere convocate, con l’urgenza che il caso richiede, per valutare la possibilità di individuare soluzioni concrete ai problemi sollevati, ed evitare il rischio di tensioni sociali che si sono già manifestate in alcune realtà territoriali».