23/11/2022 ore: 16:18

Inditex discrimina i dipendenti italiani: a loro un premio inferiore a quello destinato ai colleghi spagnoli

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I sindacati Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs, denunciano un comportamento discriminante verso i dipendenti italiani del gruppo Inditex ITX, che rappresenta i marchi Zara, Zara Home, Stradivarius, Pull & Bear, Oysho, Bershka e Massimo Dutti.  Il gruppo ITX Italia avrebbe infatti erogato ai propri dipendenti a tempo pieno dei buoni spesa per un valore di 500 euro,  riparametrati per i part/time a seconda della percentuale di ore svolte per tutti i lavoratori sino al 3 livello di inquadramento. Un valore decisamente inferiore di quanto previsto dal Decreto Legge “Aiuti”, già attuata da moltissime aziende prevedendo la cifra di 600 euro per tutto il personale. La contestazione arriva all’indomani della rottura al tavolo della trattativa per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale (CIA) e della notizia che lo stesso gruppo, per i propri addetti del circuito spagnolo, ha erogato premialità per un valore di 1000 euro. I dipendenti del gruppo ITX Italia rivendicano quindi le stesse forme di premialità emesse altrove e non vogliono sentirsi inferiori a nessuno.

Le organizzazioni sindacali, nell’ultimo incontro con l’azienda di giovedì scorso (17 novembre) per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, avevano richiesto varie forme di premialità per i lavoratori, compreso l’erogazione di 600 euro una tantum (previsti appunto dal DL Aiuti) scontrandosi con una chiusura totale da parte dell’azienda a qualsiasi forma premiante utile al rinnovo del Contratto Integrativo.

“Il gruppo INDITEX – si legge nella nota unitaria di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – è il terzo gruppo mondiale per ricavi nel settore del retail, traguardo raggiunto anche con l’impegno dei lavoratori italiani che deve essere riconosciuto! Questa differenziazione tra Italia e Spagna e la chiusura totale del responsabile del personale di ITX Italia è assurda e inaccettabile.

La chiusura netta dell’azienda durante l’ultimo incontro ha scaturito il proseguimento dello stato d’agitazione che si svilupperà sia a livello territoriale che nazionale e continuerà ad articolarsi sino a quando le parti non troveranno forme di premialità idonee a misurare l’impegno che in questi anni le lavoratrici e i lavoratori hanno impiegato.

L’atteggiamento di chiusura assunto dall’azienda sarebbe legato all’indisponibilità ad erogare salario aziendale se non dopo aver conosciuto gli eventuali costi del rinnovo del CCNL di riferimento. “Possibile che un’impresa del genere non abbia previsto a budget i costi del rinnovo contrattuale?” si chiedono i rappresentanti dei lavoratori. “I contratti integrativi aziendali – si legge ancora nella nota sindacale – non si rinnovano solo chiedendo flessibilità e deroghe al Contratto Nazionale, si rinnovano erogando salario aggiuntivo oltre che formulando una organizzazione del lavoro più sostenibile per i lavoratori.

È chiaro ed evidente che l’azienda tenda ad evitare azioni di lotta già programmate. Per i sindacati è stato perciò utile programmare uno stato di agitazione che ha indotto l’azienda a provvedere alla erogazione di un bonus, per quanto sproporzionato rispetto ad altre omologhe realtà aziendali europee.

“Mettiamo a conoscenza i lavoratori tutti – conclude la nota unitaria dei sindacati di categoria – che l’azienda aveva già tentato di eliminare le commissioni a favore dei dipendenti affermando che tale decisione scaturiva da un accordo con i Sindacati. Affermazioni non veritiere atte solo ed esclusivamente a screditarci; strategia non riuscita da parte dell’impresa così come si è evidenziato nell’ultimo incontro del 17 novembre 2022. Le organizzazioni sindacali utilizzeranno tutti gli strumenti necessari per garantire le tutele e il diritto di un salario adeguato per tutti i dipendenti di ITX Italia”.