14/1/2025 ore: 17:01

Istituti Sostentamento Clero, rinnovato il Contratto nazionale

Aumento di 190 euro a regime e nuove tutele normative per i dipendenti dell’Istituto Centrale e degli Istituti diocesani italiani

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È stato siglato l’accordo di rinnovo del contratto nazionale applicato ai dipendenti dell'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero e degli istituti diocesani italiani su tutto il territorio nazionale. L’intesa, perfettamente in linea con la scadenza contrattuale di dicembre 2024, è stata sottoscritta a Roma tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e l’Istituto centrale per il sostentamento del clero. 
Il rinnovo sarà in vigore fino al 31 dicembre 2027 e dimostra come sia fondamentale mantenere relazioni sindacali improntate alla reciproca collaborazione e condivisione delle problematiche, per dare risposte certe e sicure alle lavoratrici e ai lavoratori.
Sulla parte economica, per il triennio 2025/2027, è stato ottenuto il recupero di quanto previsto dall’indice di inflazione Ipca, complessivamente considerato, portando ad un incremento sui minimi al terzo livello di 190 euro, che sarà riconosciuto in 3 rate a partire dal 1° gennaio 2025 con una prima tranche di 101,22 euro. 
L'importo complessivo di paga base e contingenza è pari a 2.146 euro a regime dal 1° gennaio 2027, ai quali si aggiunge la rivalutazione in aumento del valore degli scatti di anzianità di circa l’8% a decorrere retroattivamente dal 2022.
Sul fronte normativo, molte le novità, a partire dall’introduzione nel Ccnl di un capitolo sulla prevenzione della violenza di genere e delle norme di miglior favore per le vittime di violenza di genere con la concessione di 3 mesi retribuiti aggiuntivi, oltre quanto già previsto dalla normativa vigente, e la facoltà, per chi dovesse essere riconosciuto vittima di violenza di genere, di poter variare il proprio contratto di lavoro da full time a part time, con diritto di ripristino delle condizioni preesistenti.
In merito a diritto allo studio e formazione continua, sono stati introdotti i congedi per la formazione, per l’aggiornamento professionale e per la riqualificazione.
Stabilito e acquisito il diritto ad usufruire della legge per l’assistenza ai familiari affetti da Dsa, migliorati i congedi per assistenza ai figli minori in malattia e in condizioni di handicap e il diritto di precedenza nelle trasformazioni dei contratti individuali da tempo pieno a tempo parziale.
Recepite le nuove normative in tema di congedi parentali estendendo la maturazione di tutti gli istituti contrattuali nel periodo interessato anche alla quattordicesima mensilità.
In caso di lavoro agile, poi, è stato introdotto il diritto alla disconnessione e recepite le prerogative per i lavoratori in condizione di fragilità e di disabilità.
Infine, è stato istituito il Comitato paritetico sulle Pari opportunità tra uomo e donna che nell’arco della vigenza contrattuale dovrà lavorare per migliorare le condizioni di conciliazione tempi di vita e di lavoro, di accessibilità agli sviluppi e miglioramenti di carriera a parità di requisiti professionali.
Le segreterie nazionali di Filcams Fisascat e Uiltucs esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto sia in termini economici che normativi, soprattutto per avere dato risposte certe e in tempi rapidissimi alle scadenze contrattuali previste, facendo recuperare alle lavoratrici e ai lavoratori il potere di acquisto del salario rispetto all’aumento degli indici di inflazione.