Nuovo Codice Appalti: Filcams CGIL, pericolosi passi indietro
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“Il testo varato dal Governo conferma le norme di riferimento per gli appalti di servizi, ma allo stesso tempo indebolisce l’impianto normativo complessivo con conseguenze gravi per la tutela del lavoro, della legalità e della salute e sicurezza” Lo afferma Fabrizio Russo, Segretario Generale della Filcams, in una nota.
La Categoria dei Servizi della CGIL aveva chiesto di confermare e inserire nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici norme per la tutela, la qualità e la sicurezza del lavoro negli appalti di servizi, che riguardano circa 800mila lavoratrici e lavoratori.
“Il nuovo Codice degli Appalti, invece, inseguendo il principio del risultato e del fare presto, nei fatti rischia di mettere in discussione la sostenibilità sociale degli appalti e la qualità del lavoro, rendendo più complicati i controlli, dando spazio a possibile perdita di occupazione e reddito, contratti pirata, illegalità”
Prosegue Russo “si sanciscono gli affidamenti diretti e senza gara, si liberalizza il subappalto a cascata, aumenta la discrezionalità della committenza e la difficoltà nelle verifiche, si introduce una revisione dei prezzi che non riconosce gli aumenti del Contratto Nazionale applicato nell’appalto e non tutela i lavoratori ma gli operatori economici, realizzando pericolosi passi indietro rispetto alle norme oggi in vigore e ai principi contenuti nella Legge Delega 78/2022.”
Rispetto agli appalti di servizi, il Segretario afferma che “difenderemo tutte le norme conquistate con le iniziative sindacali, come l’obbligatorietà della Clausola Sociale e l’indicazione dei Contratti Collettivi nei bandi, l’esclusione dei costi della manodopera dai ribassi, l’utilizzo del miglior rapporto qualità/prezzo per gli appalti di servizi, stesso trattamento economico e normativo per il subappalto, reintroduzione del limite per il punteggio economico, confermando il giudizio critico complessivo sul nuovo Codice Appalti”.
“La Filcams CGIL è pronta a mettere in campo tutte le azioni sindacali necessarie – conclude Fabrizio Russo - a partire da richiedere con più forza alle committenze la contrattazione di anticipo, dalle vertenze alle denunce, per perseguire e confermare diritti, legalità, trasparenza, sicurezza, lavoro di qualità, condizioni ancora più necessarie negli appalti di servizi, dove ogni arretramento graverebbe direttamente sulle condizioni di 800mila lavoratrici e lavoratori, per la maggioranza donne, spesso a part time involontario, e sulla qualità dei servizi erogati in settori essenziali per i cittadini, negli ospedali, nelle scuole, nelle RSA ”