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PULIZIE NEGLI OSPEDALI DI FRIULI VENEZIA GIULIA: CONFEDERAZIONI E SINDACATI DI CATEGORIA APRONO UNA VERTENZA CON LA REGIONE PER NUOVE REGOLE NEGLI APPALTI

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2 agosto 2007

PULIZIE NEGLI OSPEDALI DI FRIULI VENEZIA GIULIA: CONFEDERAZIONI E SINDACATI DI CATEGORIA APRONO UNA VERTENZA CON LA REGIONE PER NUOVE REGOLE NEGLI APPALTI


Filcams Fisascat Uiltucs del Friuli Venezia Giulia, congiuntamente a Cgil Cisl Uil e alle federazioni della Funzione pubblica, pensano che sia ora di chiudere con le vecchie pratiche degli appalti pubblici al massimo ribasso.

Per farlo concretamente hanno aperto una vertenza con la Regione Friuli Venezia Giulia, in occasione della gara d'appalto che sarà bandita, per i servizi di pulizie, su committenza delle aziende sanitarie e ospedaliere.

Si tratta di una gara che riguarda l'intero territorio regionale e la cui consistenza economica, 15 milioni di euro su tre anni, può assumere il valore di una prima volta dalla quale non si torna più indietro.

«Questo intervento – dice Franco Barera, segretario generale della Filcams regionale – ha la sua prima novità nella decisione di discutere a monte del problema, di intervenire nella fase di predisposizione della gara.

«Chiedendo alla Regione di aprire un tavolo di discussione con le federazioni del Terziario, con le confederazioni e con le federazioni della Funzione pubblica, noi intendiamo dimostrare che le modalità di appalto nei servizi rivestono grande importanza non solo per i lavoratori direttamente impegnati, ma anche per la cittadinanza».

Gli appalti al massimo ribasso, dicono i sindacati, hanno prodotto uno scadimento e un degrado intollerabile nella qualità dei servizi, scaricando per altro sui lavoratori, attraverso lavoro sottopagato, aumento dei carichi di lavoro e atteggiamenti contrattuali spesso illegali, le basse risultanze economiche dell'appalto.

I punti cardine ai quali i sindacati intendono riferirsi sono l'esclusione degli appalti al massimo ribasso e l'assegnazione delle gare con il sistema dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Con alcuni criteri che, ad avviso dei proponenti, dovrebbero marcare la vera svolta rispetto al passato: attribuire il punteggio maggiore alle offerte tecnico-qualitative rispetto a quelle economiche; richiedere un più dettagliato piano operativo sull'utilizzo del personale; premiare le proposte più innovative ed equilibrate sul piano progettuale e attuativo.

Intanto, è partita una campagna di informazione e coinvolgimento della popolazione, perché, appunto, la qualità dei servizi di pulizia e sanificazione nei presidi sanitari riguarda tutti i cittadini.