Sait, il tribunale annulla i licenziamenti. Vittoria dei lavoratori
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Avevano ricevuto le lettere di licenziamento il sabato, accompagnate dall'ordine di svuotare gli armadietti e non presentarsi al lavoro il lunedì successivo. Ma 17 di quei lavoratori, magazzinieri del Sait, non si sono arresi e con l'appoggio della Filcams Cgil del Trentino si sono opposti al licenziamento, che il Tribunale di Trento adesso ha dichiarato nullo.
Il giudice ha stabilito che Sait dovrà reintegrare i dipendenti nell'area organizzativa “magazzino di stoccaggio e distribuzione" e risarcire loro le mensilità perse, a far data dal 27 agosto dello scorso anno.
Il primo capitolo di questa vicenda risale all'inizio del 2022, quando la cooperativa decide di esternalizzare il magazzino a Movitrento, compresi i 70 addetti che vi lavoravano, "una scelta non dettata da ragioni organizzative, ma dalla sola volontà di tagliare i costi del personale", si legge nella nota della Filcams trentina, e un passaggio non indolore per i lavoratori, che comportava l'addio alla contrattazione integrativa, all'orario fisso senza continui straordinari e al diritto alla mensa. Venti di loro hanno accettato di cedere il proprio contratto alla cooperativa di logistica, gli altri hanno scelto la strada della lotta per il loro diritto di conservare il contratto di lavoro che hanno sempre avuto. Questa prima sentenza che lo riconosce riguarda i lavoratori affiancati dalla Filcams Cgil.
Il magazzino al centro della vicenda è il fulcro del consorzio cooperativo, dove vengono ricevute, stoccate e poi distribuite le merci che riforniscono tutti i supermercati Sait, una quindicina diretti, con oltre 300 dipendenti, ai quali si aggiungono quelli delle Famiglie cooperative, che contano 1900 dipendenti e sono diffusi capillarmente in tutto il territorio regionale.
È proprio questa la nota più stonata, il contesto nel quale si è scelto di procedere all'esternalizzazione prima e sono stati messi malamente alla porta i lavoratori poi: il mondo della cooperazione trentina, con il suo lustro e la sua storia, una presenza importante nel tessuto sociale della regione, ispirata ai valori della solidarietà.
"Per noi questa è la seconda procedura di licenziamento, la prima c'era stata nel 2017 e a perdere il lavoro erano stati 80 addetti, tra uffici e magazzino" racconta Paola Bassetti, segretaria generale Filcams Trentino. "La cooperazione ha tradito completamente i propri valori, ha calpestato i diritti dei lavoratori, ha scelto di seguire la logica del massimo profitto e della riduzione dei costi. E a questo punto è lecito chiedersi cosa possa ancora distinguerla da un datore di lavoro privato, quando le uniche procedure di licenziamento collettivo che abbiamo affrontato nel territorio sono arrivate proprio da Sait".
C'è soddisfazione alla Filcams del Trentino per una sentenza che arriva al termine di una vicenda che ha visto ignorato il sindacato e umiliati i lavoratori e che "rende loro giustizia e ristabilisce la verità dei fatti". Questa, sottolinea Paola Bassetti, "è la loro vittoria".