2/3/2006 ore: 10:12

"Cgil" «Speriamo che il centrosinistra impari»

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    gioved? 2 marzo 2006

    Pagina 2 - IL CONGRESSO DELLA CGIL


    ?Speriamo che il centrosinistra impari?
      ?Andare oltre la legge 30, cancellare la legge Moratti? e partono gli applausi pi? fragorosi
      Tra i 1.200 delegati le speranze e le preoccupazioni in attesa che arrivi Prodi

      di Michele Sartori inviato a Rimini
        APPLAUSI - L’et? media ?, diciamo cos?, sul maturo. Girano certe chiome candide abbinate a orecchini, quanto ? lontano anche il post-sessantotto. Walter Sgargi ? un John Wayne romagnolo, alto, imponente, fumante sigari, stivalato western, capelli bianchi, barba bianca, due pendagli al lobo sinistro: uno scorpione, ?il mio segno zodiacale?, e un amuleto turchese: ?Bello vero? E' una figa? Eh? ?Il saluto che si scambiavano gli schiavi brasiliani. Ce l' ho da trent'anni, da quando sono entrato in Cgil. Allora mi guardavano strano...?. E ti credo. Adesso no. Adesso il Walter ? segretario della Filcams dell'Emilia Romagna. E siccome l'abito non fa il monaco, per nulla dissenziente. ?Ottima relazione. Ottima. Condivido tutto?, bofonchia dopo quasi due ore di Epifani, durante le quali ha eroicamente resistito anche alla tentazione di succhiarsi una delle tre arance in dotazione a ciascun delegato.
          Dunque. Che gli ? piaciuto in particolare, al Walter? ?Come ha parlato dello scenario internazionale. La richiesta del ritiro delle truppe dall'Irak. E per l'Italia, il messaggio piuttosto chiaro lanciato al centrosinistra: state attenti, non ci basteranno politiche di ripiego? Forte il Guglielmo. Qualcuno, non molti ancora, comincia a chiamarlo per nome, ed ? la vera consacrazione. Sgargi infatti ghigna: ?Rispetto a Cofferati mi sembra che Guglielmo non abbia alcun complesso di inferiorit?.
            ?Molto sobrio. Molto limpido. Molto determinato a lanciare messaggi alla politica?, dice Marco Broccati, della segreteria della quasi - neonata Flc, federazione dei lavoratori della conoscenza: ?Ha chiesto al centrosinistra un programma di lungo termine. Mi ? piaciuto tantissimo quel passaggio, ragionare in termini di tremila giorni, non dei primi cento…?. E poi? ?Insomma, Epifani ? uno che punta a costruire, pi? che abrogare. Ha capito che il problema non ? tanto cancellare le leggi del centrodestra, ma come sostituirle?. Beh. Su questo, le interpretazioni non sono cos? unanimi. Il pi? fragoroso dei 72 applausi (71 in realt?: il settantaduesimo, flebile ma percettibile, salutava il dialogante sottosegretario Gianni Letta) che accompagnano il discorso di Epifani scatta quando scandisce: ?Andare oltre la legge 30?. La medaglia d'argento va al monito al centrosinistra vincitore putativo delle elezioni: che non s'immagini una politica dei due tempi, prima il risanamento e poi il resto. Terza, nell'applausometro, la richiesta di ?cancellare? la legge Moratti. Negli interventi dal palco, il termine pi? gettonato ?: ?Abrogazione?.
              Dopo di che: sar? possibile? ? pensabile? Probabile? Mah. ?Io spero che il centrosinistra ascolti, ma prevedo problemi: ? uno schieramento cos? ampio…?, sospira Carmela La Padula, delegata materana. E il suo amico, Angelo Summa, da Avigliano, palleggiando distratto le arance in dotazione: ?? di vitamina L che la sinistra avrebbe bisogno…?. Cio?? ?L, come lavoro. ? sempre pi? difficile parlare di lavoro: e specialmente coi Ds?. Angelo, che differenze trovi fra le richieste Cgil e il programma dell'Unione? ?Quello dell'Unione non ? cos? chiaro sull'equit? fiscale, non cos? contrario al precariato, non altrettanto deciso contro le esternalizzazioni?. Andiamo bene.
                ?Io non credo che tutte le richieste indirizzate a Prodi saranno accolte?, dubita pure Elena Schifino, segretaria Fillea del Lazio: ?Al centrosinistra manca il coraggio di scelte forti, per timore di perdere qualche voto. La Cgil, invece, quel coraggio non l'ha mai perso?. Edmond Velaj, un suo collega, albanese di Scutari, ? ugualmente perplesso: ?Il programma dell'Unione non ? pienamente compatibile col nostro, l'alleanza ? eterogena?. ?Eterogena? ? parola albanese, per dire una macedonia. Elena ha trent'anni. Edmond ventitre. Sono i frugoletti del congresso, gli equivalenti delle nuove promesse a Sanremo. Sorride lei, guardando la matura platea che l'accerchia: ?Qualcuno dovrebbe fare un passo indietro?. Ridacchia lui: ?Ci vorrebbe un corso di sensibilizzazione, per dare pi? strada ai giovani. Ormai non ? vero che pi? sei anziano, pi? cose sai?.
                  Per? siamo onesti, qua parecchi “anta” sono personalmente sull'indiavolato, si spellano le mani, zompano sulle sedie, si arrampicano sui tavoli per vedere o fotografare meglio, sfoderano sentimenti e incavolature esuberanti. Cosa ha colpito di pi? Franco Zavatti, segretario dei pensionati di Modena? ?La sobriet? del linguaggio di Epifani. Sai, sono abituato alle incazzature delle nostre assemblee…?. E: ?La cosa pi? bella della relazione? Quando ho sentito Epifani proporre la cittadinanza per i figli di migranti che nascono in Italia. Basta questo a caratterizzare un intero congresso?, si entusiasma Gino Zanni, l'ex segretario Cgil di Vicenza, che se ha una critica ? solo questa: ?Bisognerebbe riflettere di pi? sulla ricomposizione del lavoro. Se il Nidil ? ancora cos? nano, non ? solo per difficolt? oggettive?. Il Nidil, per capirci, ? il sindacato dei precari. In tema, la Cgil lancia da Rimini anche “Il rosso e il nero”, una campagna contro il lavoro sommerso.
                    I lavori, dopo l'introduzione simbolicamente affidata a Sally Kane, delegata senegalese, si aprono con “La storia siamo noi”, versione di Fiorella Mannoia; l'approdo della relazione ? accompagnato da “Vivere” di Vasco Rossi; dopocena, concerto di De Gregori. Qua stiamo nella generazione di mezzo, ancora la migliore. Quella di Concetta Basile, per esempio, funzione pubblica: ?Guglielmo ha parlato molto al centrosinistra. Ha parlato col cuore, con l'anima, con l'orgoglio di appartenenza. Non ? tipo da emozionarsi, ma neanche un freddo?. O di Giorgio Civiero, ferrarese della Fillea nazionale, “area minoranza” ma oggi del tutto consenziente: ?Epifani ha criticato Berlusconi, per? ha anche avvisato il centrosinistra che se vince non sar? automaticamente considerato un governo amico?.
                      Per la cronaca: Berlusconi, nella relazione scritta, era citato pi? volte. Nella traduzione orale, Epifani non ne ha mai pronunciato nome-cognome, un'acrobazia degna del Gadda che in “Eros e Priapo” inventava centotre modi diversi per aggirare il nome del Duce. Notevole. Dopo due ore, la veneziana Carla Vettorello, esce dall'apnea, scuote i riccioli rosso tiziano e giudica: ?Relazione completa, articolata, interessante, decisamente bella; e soprattutto non tediosa?. Se lo dice lei: ? segretaria dei lavoratori delle comunicazioni.

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