3/7/2006 ore: 11:48
"Conti" L’ira dei tassisti
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Pagina 3 - Primo Piano MANIFESTAZIONI OVUNQUE E A TORINO BLOCCO TOTALE CONTRO LA LIBERALIZZAZIONE immolarci alla deregulation? Tutte inferocite le categorie ?toccate? dal decreto del governo, i tassisti pi? di tutti. Ieri le prime azioni di protesta, a cominiciare dall’aeroporto di Linate dove erano in 200 ieri sera a manifestare, e il blocco totale a Torino, mentre per oggi ? atteso l’annuncio di una vera e propria mobilitazione nazionale. Tutti uniti, di qualunque sigla e qualunque colore, tutti d’accordo nel respingere al mittente la proposta di liberalizzare delle licenze. Anche a costo di sfidare le ire dell’opinione pubblica. Il governo ha spiegato che sar? ogni Comune a decidere, a seconda delle esigenze. Ma poco importa: ?Il nuovo decreto ? una vera sciagura?, ha proclamato il coordinamento nazionale che si ? costituito ieri a tambur battente e che ha preso il nome di ?Taxi Italiano?. Vi aderiscono praticamente tutte le grandi sigle del settore: Cna-Fita, Confartigianato, Casartigiani, Claai, Uti, Unica-Cgil, Confcooperative, Sitan-Cisl e Unimpresa-Mobilit?. I tassisti italiani ?dicono no alla deregolamentazione del settore? e ?con la mobilitazione ? scattata immediata la richiesta di un incontro con i ministri competenti: la protesta contro l'assenza di qualsiasi processo di concertazione e consultazione preventiva su misure cos? delicate e tali da intaccare anche i diritti dei clienti e dei consumatori si annuncia quindi durissima?. L’obiettivo di ?Taxi Italiano? ? ovviamente quello di bloccare la liberalizzazione, che ?destruttura il settore con danni economici e alla qualit? del servizio davvero incalcolabili?. La destra, che almeno nella capitale ? tradizionalmente vicina alla categoria, soffia ovviamente sul fuoco. ?Ci aspetta un autunno caldo - dichiara Antonio Mazzocchi, deputato di An e responsabile del dipartimento piccole e medie imprese - e ci impegnamo fin da adesso a fare le barricate in aula se il governo non modificher? il decreto?. Piero Marinelli, presidente di Ugl-Taxi parla di ?cialtroneria politica: per accaparrarsi un pugno di voti di cittadini che protestano si mette in ginocchio la categoria dei tassisti?. Contro il governo dell’Unione fioccano proteste anche da sinistra: la Cna, in particolare, si lamenta perch? il provvedimento non ? stato concordato preventivamente con le parti sociali?, la Cgil parla di ?deregulation dannosa?. ?Dare una seconda licenza a chi gi? ne possiede una significa che il titolare dovr? incaricare un dipendente? spiega Nicola Di Giacobbe, coordinatore nazionale di Unica (i tassisti aderenti alla Filt-Cgil). Per Salvatore Luca, presidente nazionale della Claai, ?ogni volta che si parla di liberalizzazione registriamo un reiterato accanimento verso la nostra categoria. Non credo giusto che i tassisti debbano essere “agnello sacrificale” per attuare discutibili politiche di libero mercato?. |