"Enasarco" il commissario decide tagli sugli stipendi d'oro dei vertici
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sabato 25 novembre 2006
Pagina 34 - Economia
IL CASO
Enasarco, il commissario decide tagli fino al 50% sugli stipendi d' oro dei vertici
Il presidente percepiva 23.700 euro al mese, i vicepresidenti 14.200 pi? i gettoni di presenza
(s. riz.) - Quello dell' Enasarco non ? certamente un caso isolato: le retribuzioni dei vertici delle casse previdenziali private sono infatti generalmente molto pi? alte che negli enti pubblici. Ma in questa circostanza la prima delibera adottata dal commissario Giovanni Pollastrini, che ha deciso un taglio drastico dei compensi del consiglio di amministrazione, assume un significato simbolico. Nominato all' inizio di novembre dal ministro del Lavoro Cesare Damiano, Pollastrini ha stabilito di ridurre del 50% la retribuzione spettante al presidente, carica ricoperta, fino alla bufera giudiziaria che gli ? costata l' arresto domiciliare, da Donato Porreca. Costui percepiva un compenso di 23.740 euro mensili, quasi tre volte la retribuzione del presidente dell' Inps Gian Paolo Sassi. La scure di Pollastrini si ? poi abbattuta sugli stipendi dei due ormai ex vicepresidenti, 14.244 euro al mese. Chi li sostituir? percepir? una indennit? inferiore del 40%. Per i consiglieri, che avevano invece un appannaggio di 4.748 euro al mese, il taglio sar? del 10%. Ma non sono stati risparmiati nemmeno i gettoni di presenza, pari a 340 euro a cranio per ogni seduta del consiglio di amministrazione (una ventina l' anno), a cui si sommavano i 200 euro previsti per ogni riunione dei vari comitati a cui i consiglieri partecipavano, spesso per pi? riunioni al giorno. E Pollastrini sta preparando anche una modifica dello statuto per eliminare l' autoreferenzialit? del consiglio, che aveva praticamente tutti i poteri, con amplissimo potere discrezionale del presidente anche nell' assegnazione degli alloggi.
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