30/9/2005 ore: 11:45

"Finanziaria" Il Lotto tutti i giorni

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    venerdì 30 settembre 2005

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    IL GOVERNO PREPARA UN DECRETO, SUBITO IN VIGORE LE NORME ANTIELUSIONE

    Il Lotto tutti i giorni
    Sequestri a chi evade

    Stipendio decurtato se non si pagano le tasse

    ROMA
    La Finanziaria 2006, la numero cinque di Giulio Tremonti, è entrata in Consiglio dei ministri che valeva 25 miliardi, ne è uscita da 20 ma ancora con più di un punto interrogativo. Il neoministro dell’Economia doveva raggiungere due risultati apparentemente inconciliabili: fare una Finanziaria rigorosa, che rispettasse gli impegni presi a luglio con Bruxelles per contenere il deficit dello 0,8% ma allo stesso tempo che non dimenticasse che le elezioni sono alle porte e il Polo è indietro nei sondaggi. Insomma, doveva essere anche una Finanziaria un po’ elettorale. Dal dissidio Tremonti è uscito spaccando in due le tabelle: una ordinaria e una straordinaria. La prima, finanziata con tagli strutturali alla spesa di ministeri, enti locali e sanità, vale l’entità dell’aggiustamento imposto dalla Commissione europea: undici miliardi e mezzo, più quattro miliardi di cosiddette «spese incomprimibili», vale a dire impegni di spesa obbligatori o comunque pluriennali (e, a onor del vero, tutt’altro che obbligatori).
      Il resto, la parte «straordinaria» sarà invece finanziata con una tantum per interventi una tantum (in gran parte cessione di immobili ed elusione fiscale) vale a dire per il solo 2006 e a favore delle famiglie. Alla disperata ricerca di risorse si è deciso anche di puntare sul gioco del Lotto. Le estrazioni della ruota nazionale, l’ultima arrivata nel gioco più amato dagli italiani, diventano quotidiane così come per il concorso Enalotto che però cambierà sostanzialmente.
        Il governo per ora ha solo deciso la costituzione di un «Fondo di solidarietà» da quattro miliardi i cui dettagli sono rimandati al Parlamento. In quella sede saranno affrontati tutti i nodi ancora da sciogliere, e arriverà il classico maxiemendamento sul quale il governo, per evitare l’assalto alla diligenza, metterà la fiducia. Allora arriverà con tutta probabilità anche un condono fiscale: diverse fonti lo danno per certo, anche se non è ancora stato deciso il tipo di sanatoria. Si vocifera di un concordato di massa per distretti industriali sul modello Fantozzi del 1995.
          La manovra arriverà in Parlamento divisa dunque fra un disegno di legge e un collegato. Ma c’è anche una terza parte, un decreto anti-evasione e di riforma del sistema delle riscossioni che entrerà subito in vigore. La novità più importante, e di cui si parlava da tempo, è la partecipazione dei Comuni agli accertamenti che potranno contare sul 30% delle somme riscosse a titolo definitivo. Arrivano novità importanti per chi non paga: i contribuenti che non verseranno quanto dovuto nei ruoli potrà essere espropriato il quinto dello stipendio. Per la lotta all’evasione arrivano nuove risorse: dieci milioni per il 2005, 40 milioni per il 2006 e il 2007 e 80 milioni nel 2008) per l'attività di contrasto all'evasione fiscale e al sommerso. Aumentano le dotazioni per la Guardia di Finanza e per l’Agenzia delle Dogane. E’ previsto inoltre il controllo sull’esatto e tempestivo versamento dell’Iva anche prima della presentazione della dichiarazione annuale.
            Va in porto anche la riforma delle sistema delle riscossioni che Tremonti aveva nel cassetto da almeno due anni. Le banche concessionarie saranno sostituite da una società per azioni a maggioranza pubblica, «Riscossione spa» della quale faranno parte l’Agenzia delle Entrate e l’Inps. Secondo il decreto la nuova società sarà attiva dal primo ottobre 2006, avrà un capitale sociale di 150 milioni di euro e potrà acquistare il 51% del capitale delle società che oggi svolgono questo servizio. La norma prevede che l’acquisizione venga completata entro il 2010. Il consiglio di amministrazione sarà composto da dirigenti dell'Agenzia, mentre il presidente del collegio sindacale sarà scelto tra magistrati della Corte dei conti. Per garantire il passaggio al nuovo sistema il governo ha allargato la sanatoria già approvata dall’ultima Finanziaria. Gli errori e le irregolarità sanabili fino al 30 novembre 2004 sono allargate a tutto il 30 giugno 2005. Prorogata anche la prima rata del condono per le società concessionarie che oggi costa tre euro per abitante. [a.ba.]

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