4/10/2006 ore: 11:13

"Finanziaria" Prodi, stipendio ridotto di 37mila euro

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    mercoled? 4 ottobre 2006

    Pagina 11 - Interni
      Prodi, stipendio ridotto di 37 mila euro
        Ai ministri taglio di 24.600 su base annua. Risparmio globale di 2,3 milioni
          Ferrero: rivedremo pure le retribuzioni dei manager pubblici
          Indennit? decurtata del 30% anche ai sottosegretari

          CARMELO LOPAPA
            ROMA - ?Anche i ministri piangano? sarebbe un?esagerazione. E infatti Rifondazione comunista non ha preparato alcun manifesto del genere. Ma il messaggio ? che se tutti saranno chiamati ai sacrifici, i componenti del governo faranno la loro parte. Berlusconi aveva voluto dare un segnale con l?intervento dell?ultima Finanziaria: sforbiciata da microchirurgia del 10 per cento alle indennit? dei parlamentari. Romano Prodi ha preferito mettere mano alle buste paga dei 102 componenti del governo con un taglio del trenta per cento sull?indennit?. Ma attenzione. Le indennit? dei ministri sono due: quella da parlamentare (134.290 euro), che spetta di diritto a chi fa parte del governo, e quella accessoria da ministro (55.711 euro). E la riduzione del trenta incider? proprio sulla seconda voce, non sulla prima.

            Il risultato ? che per il Professore la retribuzione sar? pi? leggera di 36.901 euro l?anno (per lui la "paga" di governo ? pi? alta), mentre i 25 ministri subiranno una decurtazione pari a 24.601 euro. I 76 sottosegretari daranno invece il loro contributo alla manovra del rigore con 22.179 euro l?anno. Il risparmio per le casse dello Stato sar? di 2,3 milioni. Nella maggioranza qualcuno, come il senatore diessino Cesare Salvi, gi? obietta: ?Se davvero tagliano solo l?indennit? aggiuntiva ? davvero poca cosa, non andrebbe bene?. E il viceministro per lo Sviluppo Sergio D?Antoni: ?Qualcuno rischia di scadere nella demagogia. Il nostro ? un bel segnale al Paese, uno sforzo per dare l?esempio. Non vedo pi? di tanto cosa si possa fare?. Poco o tanto che sia, a Palazzo Chigi non intendono fermarsi qui. ?Dopo i nostri stipendi - spiega il ministro per la Solidariet? sociale Paolo Ferrero - abbiamo iniziato a rivedere quelli dei manager della pubblica amministrazione. L?obiettivo ? ridurre la forbice tra lo stipendio di un usciere e quello di un manager?. Impresa ardua, ma sul fatto che i parlamentari non siano i pi? pagati a Montecitorio ne hanno fatto una questione di principio. Tanto che il deputato questore Severino Galante (Pdci) ha stilato col contributo degli uffici una tabella comparativa giusto per dimostrare che i costi della politica non sono poi cos? esorbitanti. Soprattutto se confrontati con quelli dei super manager del privato. Qualche esempio? ?Un direttore finanziario di un?azienda industriale o del credito percepisce uno stipendio lordo che varia tra i 200 e i 300 mila euro l?anno - legge Galante dalla tabella - Quello di una grande banca fino a 300 mila euro. Poi i top manager: 7 milioni l?anno per il numero uno di Confindustria, 5,9 milioni per il presidente Telecom, 5,4 milioni per il presidente di Unicredit?. E i politici? Si va dai 248 mila euro dei deputati ai 238 mila di un sottosegretario non parlamentare.
              In ogni caso, i costi della politica sono da abbattere, taglia corto il diessino Salvi, che ha annunciato emendamenti correttivi e ha chiesto al governo ?pi? coraggio, ad esempio dedicando alla questione un intero capitolo della Finanziaria?. La ricetta suggerita passa per la fissazione di un tetto alle retribuzioni di tutte le cariche politiche, da parametrare - a suo dire - a quella del primo presidente di Cassazione. ?Vuol dire ridurre gli stipendi di eurodeputati, parlamentari nazionali, consiglieri, dirigenti pubblici e membri di cda a cinquemila euro netti al mese?.

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