"Gama" non abbandonerà le mense

Domenica, 21 Marzo 2004
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SCUOLE La società veronese in liquidazione garantirà il servizio fino a giugno. Cuochi ed inservienti alle prese con il recupero dei crediti |
"Gama" non abbandonerà le mense |
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(L.I.) Il Comune è riuscito a strappare precise assicurazioni. "Gama La Ristorazione", la società romana con sede amministrativa a San Giovanni Lupatoto (Verona), attualmente in stato di liquidazione, garantirà fino alla conclusione dell'anno scolastico la preparazione dei pasti in dieci scuole elementari, due asili nido e sei materne di Rovigo. «Il contratto scadrà ad agosto - conferma l'assessore all'istruzione Enzo Bacchiega - nel frattempo gli uffici comunali stanno predisponendo i capitolati per il nuovo appalto. Nell'occasione rivedremo il numero dei punti di cottura nei plessi scolastici cittadini». Non rischiano quindi di ritrovarsi per strada, almeno fino alla prossima estate, i trenta addetti che operano nelle mense. Cuochi ed inservienti stanno comunque seguendo con apprensione le disavventure giudiziarie della "Gama", al centro di un'inchiesta della Procura di Verona per corruzione e bancarotta. La Spa romana sarebbe alle prese con una forte esposizione debitoria. Nei mesi passati otto dipendenti hanno rassegnato le dimissioni senza riuscire ad ottenere neppure un anticipo sulle loro spettanze. Dal 19 febbraio scorso, giorno in cui il Tribunale di Verona ha dichiarato lo stato di insolvenza della società, le sorti di"Gama" sono nelle mani del commissario giudiziale Luigi Barbieri. E' stato concesso a fornitori e creditori un termine di cento giorni per insinuarsi nella procedura. Il giudice delegato Ugo Cingano ha fissato infatti per il 15 giugno l'udienza dedicata all'esame dello stato passivo. I lavoratori in organico nelle mense scolastiche rodigine si sono rivolti agli uffici legali delle organizzazioni sindacali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil. «Sono creditori privilegiati - afferma Lauro Biolcati, segretario Filcams - ma vorremmo capire se esiste davvero la possibilità di recuperare risorse dalla vendita delle proprietà di Gama. Dopo un iniziale ritardo gli stipendi vengono corrisposti con puntualità. Il vero timore è legato al recupero dei ratei e delle spettanze di fine rapporto. I lavoratori rischiano di dover attendere diversi anni per il riconoscimento delle loro spettanze».
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