15/11/2006 ore: 11:50
"Governo" Berlusconi: i dubbi sulla spallata
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Pagina 5 - Primo Piano IL RETROSCENA Il fatto ? che Berlusconi, per quanto mediti di far la festa a Prodi, non pu? puntare solo su un blitz in Parlamento. Ha ragione il capogruppo di An Matteoli quando dice che ?i governi cadono per crisi politica, non per una spallata?. Cos? pu? capitare che il presidente dei senatori forzisti, Schifani, si riconosca nel ragionamento di Russo Spena. ?Sul decreto fiscale e sulla Finanziaria — scommette il capogruppo del Prc — non accadr? nulla. Perch? nessuno di quelli che meditano di uscire allo scoperto lo far? ora. E non mi riferisco ai soliti Pallaro e De Gregorio, ma a quanti puntano a far saltare gli attuali equilibri. Loro, prima di muoversi, vogliono capire cosa accadr? sulle pensioni, sulla legge elettorale, e vogliono garanzie sulla durata della legislatura?. Non c'? verso di strappare dei nomi a Russo Spena, sebbene sorrida quando sente citare Dini: ?Ci ho parlato, voter? la Finanziaria?, chiosa sibillino. Rimane solo un ?loro?, e di ?loro? parla anche Schifani, ammettendo che ?loro? chiedono ?assicurazioni sul dopo-Prodi, cio? che non si vada a votare?. Ma si tratta di una pre-condizione, il resto ? da definire, ?e una soluzione ancora non c'?. Il punto ? se ci sar? mai, dato che per far saltare Prodi ? decisiva una sponda nell'Unione. A sentire Buttiglione, qualcosa si starebbe muovendo. Il presidente dell'Udc lo lascia intendere quando spiega che ?bisogna aiutare chi dall'altra parte sta cercando di far fuori il premier senza suicidarsi. C'? una classe politica, mi riferisco a Fassino, Rutelli, D'Alema, che non pu? morire sotto le macerie di Prodi. ? difficile, lo so, ma l'unica cosa che possiamo fare noi ? sgombrare il campo dalla prospettiva di elezioni anticipate. Il fatto ? che loro da un lato temono l'inaffidabilit? di Berlusconi, dall'altro la vendetta di Prodi?. Se cos? stanno le cose, perch? il Cavaliere ha lasciato circolare la tesi della spallata? A meno che non cali l'asso domani, il voto di ieri ha provocato solo tensioni nel Polo, al punto che l'assenza del senatore udc Trematerra (in viaggio con Casini negli Usa) stava per indurre alle dimissioni il capogruppo D'Onofrio, ignaro della cosa. L'attenzione sul Senato ha distolto i riflettori dall'ennesima giornataccia del governo alla Camera sulla manovra, dove — come dice il socialista Villetti — ?siamo ormai all'assalto della diligenza?. ?Uno spettacolo desolante?, l'ha definito Dini, rimasto basito quando ha saputo che il governo ha mandato ?allo sbaraglio? in Aula un incolpevole Enrico Letta. Il sottosegretario alla presidenza, dinnanzi all'affondo del Polo che gli chiedeva conto di una copertura mancante, ha parlato di ?tagli transitori?. ?Siamo passati dalla Finanziaria creativa alla creativit? finanziaria?, ha sorriso il vice capogruppo dell'Ulivo Bressa, mentre la Cdl insorgeva. Il governo sar? pure alle corde, ma nel Polo c'? chi inizia a temere che a gennaio il Professore possa rilanciarsi: ?Grazie alla ripresa economica e agli introiti della Finanziaria, avr? una marea di soldi da gestire...?. E la spallata travolgerebbe il Cavaliere. |