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"Governo" Damiano rispolvera la concertazione

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    venerd? 19 maggio 2006

    pagina 7 - Politica

    Damiano rispolvera la concertazione
      Il ministro del Lavoro incontrer? le parti sociali. La legge 30 il primo scoglio

      di Felicia Masocco
        NON PERDE TEMPO il ministro del Lavoro. Il giorno dopo la sua nomina Cesare Damiano ha gi? avviato i primi contatti con le parti sociali. Obiettivo, cominciare ad incontrare sindacati e imprese la prossima settimana, avviare colloqui. Non ricever? al ministero, andr? lui a salutarli. Non ? solo per il rebus delle sedi ministeriali che si ? creato dopo lo ?spacchettamento? Lavoro-Welfare che al momento rende difficile l’individuazione degli uffici. ? un chiaro messaggio politico. Come dire, dopo il ?monologo sociale? si volta pagina. E pure con urgenza.

        Il lavoro con le sue spine ? al centro degli impegni del governo. Lo ? il contrasto alla precariet?, parola finalmente ?sdoganata? da chi tiene le redini del paese. Romano Prodi lo ha detto chiaro ieri al Senato, ?intendiamo sottoporre a revisione la legge 30?, ?armonizzare flessibilit? e stabilit?, la precariet? ?? inaccettabile?. Prima di lui era stato il Capo dello Stato al suo insediamento a contrapporre la Repubblica fondata sul lavoro alla precariet?.

        Quanto a Cesare Damiano, ? stato l’estensore materiale del programma dell’Unione sul lavoro e ieri nel mezzo di un vortice di dichiarazioni sulla legge 30 - abrogazione si, no, forse - ha pacatamente ripetuto: ?La non abrogazione non ? un mio punto di vista. ? scritto nel programma. L’abbiamo detto, vogliamo superare la legge 30 e cancellare le norme pi? precarizzanti?. Si andr? dunque a una ?riscrittura?. Il metodo sar? la concertazione, l’ha detto Prodi, lo ha detto il ministro Bersani. I colloqui messi in cantiere da Damiano sono il primo passo. Non ? un compito facile ricomporre il puzzle delle posizioni in campo. E se le diverse voci del centrosinistra saranno, volenti o nolenti, tacitate dal vincolo del programma, pi? complicato portare a sintesi l'eterogeneit? delle parti sociali. Per Guglielmo Epifani ?non basta cancellare, bisogna ricostruire, rimodulare. Creare una politica organica sul lavoro?. Per la Cgil ?la lotta al precariato deve essere il segno distintivo della legislatura?. Non ci sta Confindustria che con il direttore generale Maurizio Beretta ripete che quella riforma ?va nella direzione giusta, deve essere salvaguardata e difesa. E completata con gli ammortizzatori sociali?. E se per il leader della Cisl Raffaele Bonanni, che ha annunciato un incontro con Prodi e Damiano, ? positivo il fatto che il ministro si sia reso disponibile a discutere le ?cose che non vanno? della riforma, per quello della Uil, Luigi Angeletti, ?si deve aumentare il costo del lavoro flessibile, l’1% in pi? di quello a tempo indeterminato?. Fa bene Cesare Damiano a non perder tempo.
          Al suo fianco avr? altri due ex sindacalisti: i sottosegretari Rosa Rinaldi e Michele Montagnino. Come Damiano anche Rosa Rinaldi viene dalla Cgil, ? stata delegata nell’amministrazione provinciale di Milano e poi membro della direzione nazionale della Fiom. Nel 2003 ? diventata vicepresidente della provincia di Roma per Rifondazione comunista. Ha militato invece nella Cisl Antonio Montagnino, nel 1975 come segretario provinciale della Cisl-sanit? a Caltanissetta, poi come segretario generale aggiunto della Cisl siciliana. Senatore della Margherita nell’ultima legislatura, ora lo aspetta il ministero.

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