19/5/2006 ore: 10:21
"Governo" Damiano rispolvera la concertazione
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pagina 7 - Politica Damiano rispolvera la concertazione Il lavoro con le sue spine ? al centro degli impegni del governo. Lo ? il contrasto alla precariet?, parola finalmente ?sdoganata? da chi tiene le redini del paese. Romano Prodi lo ha detto chiaro ieri al Senato, ?intendiamo sottoporre a revisione la legge 30?, ?armonizzare flessibilit? e stabilit?, la precariet? ?? inaccettabile?. Prima di lui era stato il Capo dello Stato al suo insediamento a contrapporre la Repubblica fondata sul lavoro alla precariet?. Quanto a Cesare Damiano, ? stato l’estensore materiale del programma dell’Unione sul lavoro e ieri nel mezzo di un vortice di dichiarazioni sulla legge 30 - abrogazione si, no, forse - ha pacatamente ripetuto: ?La non abrogazione non ? un mio punto di vista. ? scritto nel programma. L’abbiamo detto, vogliamo superare la legge 30 e cancellare le norme pi? precarizzanti?. Si andr? dunque a una ?riscrittura?. Il metodo sar? la concertazione, l’ha detto Prodi, lo ha detto il ministro Bersani. I colloqui messi in cantiere da Damiano sono il primo passo. Non ? un compito facile ricomporre il puzzle delle posizioni in campo. E se le diverse voci del centrosinistra saranno, volenti o nolenti, tacitate dal vincolo del programma, pi? complicato portare a sintesi l'eterogeneit? delle parti sociali. Per Guglielmo Epifani ?non basta cancellare, bisogna ricostruire, rimodulare. Creare una politica organica sul lavoro?. Per la Cgil ?la lotta al precariato deve essere il segno distintivo della legislatura?. Non ci sta Confindustria che con il direttore generale Maurizio Beretta ripete che quella riforma ?va nella direzione giusta, deve essere salvaguardata e difesa. E completata con gli ammortizzatori sociali?. E se per il leader della Cisl Raffaele Bonanni, che ha annunciato un incontro con Prodi e Damiano, ? positivo il fatto che il ministro si sia reso disponibile a discutere le ?cose che non vanno? della riforma, per quello della Uil, Luigi Angeletti, ?si deve aumentare il costo del lavoro flessibile, l’1% in pi? di quello a tempo indeterminato?. Fa bene Cesare Damiano a non perder tempo. |