"ilBuco" Manovra, arriva il maxi-emendamento
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domenica 16 ottobre 2005
Pagina 8 Politica-Economia
LA LEGGE DI BILANCIO MARTEDÌ VERTICE DI MAGGIORANZA CON TREMONTI, ALEMANNO, SCAJOLA E CALDEROLI
Manovra, arriva il maxi-emendamento
Si torna a parlare di concordato di massa ed eliminazione dell’Ici per la Chiesa e le altre confessioni
Raffaello Masci
ROMA L’asso nella manica è il concordato fiscale. Un espediente non nuovo e che in questo frangente potrebbe rivelarsi provvidenziale: tra i 2 e i 3 miliardi il gettito stimato. I tecnici fiscali di An, a iniziare dal vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, Maurizio Leo, stanno approntando da giorni una proposta di questo genere. Martedì ci sarà un vertice di maggioranza per definire gli estremi del maxiemendamento nel quale far confluire i desiderata dei vari partiti. In quella sede l’emendamento di An potrebbe essere presentato.
Anche per l’esenzione dell’Ici per i beni ecclesiastici, forse si è trovata una soluzione che potrebbe essere accolta nel medesimo maxiemendamento: estendere il privilegio della Chiesa cattolica a tutte le altre confessioni religiose. Una istanza in tal senso è stata avanzata da Lucio Malan, senatore di Forza Italia di religione valdese.
Ma andiamo per ordine. Nell’Ecofin del 12 luglio scorso, le autorità dell’Unione europea concordarono per l’Italia la possibilità di assestare nel 2006 il rapporto defici-Pil al 3,8% ma - era la precisazione di Bruxelles - «al netto delle misure una tantum». Il discorso insomma era chiaro: non più condoni.
Tuttavia, visti i risultati dei condoni recenti, la tentazione del governo a indulgere ancora verso queste misure era potente, quasi irresistibile. Ma fatalmente sarebbe stata censurata da Bruxelles. Ora invece, la riscoperta di un istituto come quello del «concordato di massa», sembra togliere le castagne dal fuoco all’esecutivo.
«La stagione dei condoni - ha spiegato Maurizio Leo - è definitivamente chiusa. L'ipotesi a cui stiamo lavorando è quella di riattivare lo strumento dell'accertamento con adesione di massa per offrire ai contribuenti la possibilità di chiudere le partite relative agli anni 2003 e 2004». Il contribuente si mette così al sicuro da controlli e multe, a fronte di un esborso relativamente modesto. Non è un condono, dunque, ma gli somiglia molto.
«L'accertamento con adesione - spiega ancora Leo - è un istituto già previsto dal nostro ordinamento tributario dal 1997. In pratica l'amministrazione finanziaria avanza una proposta al contribuente e lo invita a definire sulla base della proposta la sua posizione tributaria. Ora con la prossima finanziaria si tratterebbe solo di prevedere l'invio generalizzato a tutti i contribuenti di una proposta per i due anni aperti, il 2003 e il 2004. Il fisco, in sostanza, ricorrendo alla notevole massa di informazioni fiscali di cui è in possesso può chiedere ai contribuenti un piccolo sforzo in cambio di più tranquillità».
Fin qui il concordato. Quanto alla riunione di martedì sul maxiemendamento, si sa che con il ministro Tremonti, parteciperanno anche quello delle Politiche agricole Gianni Alemanno (An), delle Attività produttive Claudio Scajola (Fi), quello per le Riforme Roberto Calderoli (Lega) e il sottosegretario all’economia Michele Vietti in rappresentanza dell’Udc. Si parlerà certamente delle risorse per le famiglie, e si capirà come verrà utilizzato quel miliardo e cento milioni di euro stanziati a questo scopo. Secondo il ministro Alemanno si punterà a forme di sostegno «strutturali», come le spese per l’istruzione: dai libri di testo agli asili nido.
Quanto all’esenzione dell’Ici per i beni ecclesiastici anche se destinati ad usi commerciali, Malan ha spiegato che si sta ipotizzando di estendere la misura «a tutti gli enti riconosciuti da altre confessioni religiose con cui lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese. Ne ho parlato con il sottosegretario Letta - ha detto il senatore di Fi - che ha condiviso la nuova versione della norma e lo stesso ministro dei Rapporti col Parlamento, Carlo Giovanardi, ha assicurato che il Governo presenterà tale norma come emendamento al decreto fiscale».
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