19/11/2003 ore: 11:03
"Intervista" Arnaudo: «Rinascente triplicherà gli spazi»
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A voler essere maligni quest’operazione assomiglia ad uno spin off per generare plusvalenze. E invece? «E invece è una joint venture per migliorare, per crescere per sviluppare un mestiere difficile che è quello della gestione delle gallerie commerciali. Con questa partnership possiamo accelerare i piani di sviluppo. Partiamo con 400 mila metri quadrati di nuovi investimenti ma sono sicuro che da qui a 5 anni si presenteranno altre opportunità che noi siamo pronti a cogliere». Cosa vi ha convinto a scegliere un colosso come Simon? «Certo l’aspetto finanziario è stato importante. L’apporto di Simon è sostanzioso. Ma non è tutto. Fin dall'inizio, c’è stata una grande attenzione e un grande rispetto per le nostre strategie, per i nostri manager. Tant’è che l'amministratore delegato e il direttore generale della nuova società saranno uomini Rinascente. E’ stato poi l’approccio a convincerci. Simon ha concentrato le trattative soprattutto sui piani di sviluppo e poi condivide la nostra strategia di mantenere una società con forte patrimonializzazione». Un partner così forte apre la possibilità di sconfinare anche all’estero? «Simon voleva entrare in Italia e ha fatto il più grande investimento fuori dagli Stati Uniti della sua storia. Bisogna ricordare che la Gallerie Commerciali Italia è nata per operare solo sul mercato nazionale. Io per natura sono molto prudente e preferisco fare bene una cosa per volta. Certo un socio come Simon permette di trovare nuove opportunità. E non saremo certo noi a tirarci indietro». Quanta occupazione si potrà creare con la nascita delle nuove gallerie nei prossimi cinque anni? «Più di cinquemila nei soli negozi che affitteranno gli spazi commerciali all’interno delle nostre infrastrutture». State facendo forti investimenti in un momento difficile per l’economia. I consumi ristagnano. Non vede rischi soprattutto nella rete di super e iper mercati? «E’ vero il mercato è brutto. Non si può negare che il potere d’acquisto degli italiani non avanzi. Noi però stiamo andando bene. L’ultima semestrale segnalava una crescita sia dei clienti che dello scontrino medio. Raccogliamo i frutti di un’altra scelta, che all’inizio nascondeva più di un rischio. Nel maggio del 2002 abbiamo deciso di ridurre i prezzi. La qualità è importante ma l’attenzione dei consumatori sul prezzo sta crescendo di nuovo». Come saranno strutturati i nuovi centri commerciali? «Ognuno di noi, Simon, Auchan e Rinascente porterà le proprie competenze. Offriremo un servizio globale, carta vincente per far tornare il cliente. Quindi a fianco dei negozi anche banche, ristoranti, bar, multisala, intrattenimento per i bambini. In una struttura è anche previsto uno studio dentistico. Solo così si può vincere una concorrenza che resta forte». |
- [f.mon]