26/4/2002 ore: 10:54

"Intervista" Livia Turco: rimane difficile assumere le colf

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Intervista
(Del 25/4/2002 Sezione: Interni Pag. 9)
«I CENTRISTI S´ACCONTENTANO DI UN PIATTO DI LENTICCHIE»
«Restano i diktat della Lega»
Livia Turco: rimane difficile assumere le colf

DAVVERO i centristi della Casa delle libertà sono contenti per queste modifiche alla legge sull´immigrazione varata al Senato? Si contentano di un piatto di lenticchie... Gli italiani però devono sapere che è un modo per rendere più difficile l´ingresso di chi vuole lavorare in Italia, nelle aziende come nelle famiglie. E questo perché il provvedimento è stato fortemente condizionato dalla Lega». Livia Turco, esponente dalemiana dei Ds ed ex ministro agli Affari sociali nei governi di centrosinistra, già autrice della precedente normativa nota come legge Turco-Napolitano, è molto critica sulla nuova legge per l´immigrazione della Cdl.


Onorevole Livia Turco, la maggioranza ha trovato un accordo sulla legge per l´immigrazione che non pone un «tetto» alle badanti di anziani e bambini: lei cosa ne pensa?


«Il giudizio è già stato espresso da imprenditori e sindacati: questa modifica alla nostra legge rende più difficile entrare in Italia per lavorare. Un industriale farà molta più fatica ad assumere, con costi maggiori dovuti alla ricerca della case o alle eventuali spese di rientro nel Paese d´origine».

E per le famiglie?

«Non parliamone. Forse il Ccd si accontenta di un piatto di lenticchie... come dimostra il loro accordo nel vertice di maggioranza. Gli italiani affidano i beni cui tengono di più agli immigrati, cioè i bambini e gli anziani, alle Colf che ora il governo definisce "badanti". Bene, le famiglie dovranno assumerle, chiusa questa sanatoria, sulla base di una chiamata nominativa su liste del consolato, cioè senza conoscerle: le pare un modo consono?».

Quale soluzione propone?

«A Giovanardi e Follini dico: votino il nostro emendamento alla legge, alla Camera, che riapre la strada agli "sponsor", come d´altronde ha chiesto anche la Chiesa. Ma sa perché non ci sono più gli sponsor?

Ce lo spieghi lei.

«Perché il governo ha accettato un diktat della Lega, che vuole semplicemente rendere difficile l´ingresso degli immigrati in Italia. In pratica, la famiglia avrebbe la possibilità di conoscere in anticipo chi verrà in casa loro. Non è come andare a lavorare in fabbrica».

Sui minori, però, si sono aperte nuove possibilità, pare.

«Aspetto di vedere il testo. Si accetta il nostro emendamento, che vuole evitare l´espulsione di ragazzi integrati in Italia al compimento del 18 anno. Ma questo non basta. Servono fondi per sostenere le attività di recupero dei Comuni, altrimenti quei giovani verranno ricacciati ai semafori, sotto il ricatto della criminalità. Senza questi soldi, sarebbero soltanto norme generose, che potrebbero essere usate per ingressi clandestini: si devono stringere anche gli accordi bilaterali con i Paesi d´origine, dal Marocco alla Tunisia all´Albania».

g. pa.

 

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