25/5/2006 ore: 10:54

"Istat" Tirare la fine del mese con 800 euro

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    gioved? 25 maggio 2006

    Pagina 2 - Primo Piano

    Tirare la fine del mese con 800 euro
      Anziani e precari i pi? colpiti. Famiglia e parrocchie sono il Welfare
        di Luigina Venturelli/ Milano

        IMPRESA IMPOSSIBILE - Come si pu? vivere con meno di 800 euro al mese? ?Non si pu?, al massimo si riesce a sopravvivere?. Secondo l’Istat
        sono 1,5 milioni gli italiani che vivono in contesti disagiati e godono di un reddito mensile di 780 euro: giovani ed anziani, lavoratori e disoccupati, persone sole ed intere famiglie.

        La povert? colpisce in maggioranza lavoratori con contratti a termine (40%) e ragazzi sotto i venticinque anni (36%): ?Per loro ? la rete familiare a coprire i bisogni di sopravvivenza - spiega Adriana Costa, del sindacato atipici Nidil - senza sostegno non potrebbero soddisfare nemmeno le esigenze primarie?.

        Cos? gli atipici, giovani o meno giovani che siano, sono costretti a vivere in famiglia: ?Chi tenta un’esperienza autonoma spesso deve tornare sui suoi passi o condividere la casa con altre quattro o cinque persone?. E devono rinunciare a qualsiasi bene superfluo: ?Non escono la sera, non spendono per cultura e divertimento, non hanno la macchina e si muovono il minimo indispensabile con i mezzi pubblici. In una grande citt? con 800 euro non si vive, al massimo si sopravvive?.

        Ancora pi? drammatica la situazione degli anziani, spesso soli e senza un appoggio assistenziale. Sul superfluo non hanno mai potuto contare, voci di spesa da tagliare non ne hanno: ?Chi risiede nell’edilizia popolare - spiega Ardemia Oriani, del sindacato pensionati della Lombardia - vive in condizioni di disagio sociale, ma con l’affitto se la cava. Per gli altri la situazione diventa ingestibile: disdicono il telefono, chiudono l’allacciamento al gas, rimandano le visite mediche perch? non possono permettersi il ticket, riducono drasticamente l’alimentazione. Ogni sera nelle piazze dei mercati si vedono persone anziane che cercano tra le cassette abbandonate, per recuperare frutta o verdura che sia ancora commestibile: ormai ? un’abitudine?.

        L’indigenza colpisce anche interi nuclei familiari: basta un inconveniente, un trasferimento o una separazione a gettarli sulla soglia della povert?. Lo conferma Francesco Marsico, vice direttore della Caritas italiana: ?Da anni registriamo un avvicinamento ai servizi diocesani di intere famiglie: vengono a mangiare alle mense per i poveri per difendere il loro reddito e poter cos? pagare l’affitto?. Si cerca di risparmiare sulla spesa, si formano gruppi d’acquisto con i vicini di casa, si frequentano i discount oppure, dove esistono, i supermercati solidali con prezzi bloccati.

        Ma spesso non basta ed ? necessario ricorrere al credito al consumo: ?? aumentata in generale la vulnerabilit? delle famiglie, soprattutto di quelle giovani che, senza servizi sociali adeguati, cercano altrove aiuti temporanei. Sempre pi? numerose si rivolgono alle fondazioni anti-usura della Caritas perch? non riescono a pagare le rate degli elettrodomestici o a rimborsare i prestiti ottenuti: se dieci anni fa c’era una percezione chiara della povert?, riservata a tipologie dell’esclusione sociale, oggi l’area a rischio ? molto pi? vasta?.

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