12/10/2010 ore: 11:12

«La manifestazione Fiom sarà pacifica e democratica»

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Una riunione fissata da tempo per organizzare nei dettagli la manifestazione delle tute blu di sabato prossimo, alla quale parlerà anche il segretario generale della Cgil. Ma dopo le polemiche sollevate dalle ripetute contestazioni alle sedi Cisl a suon di uova - al netto delle univoche dichiarazioni di condanna, si è parlato anche di possibili sanzioni per i dirigenti Fiom coinvolti - anche una preziosa occasione per chiarire qualsiasi dubbio tra la confederazione e la categoria dei metalmeccanici. Così Guglielmo Epifani e la sua erede designata Susanna Camusso hanno incontrato ieri Maurizio Landini. Due ore di colloquio per ribadire «l’impegno» del sindacato «affinchè la manifestazione sia pacifica e corrisponda allo spirito con cui è stata indetta», la difesa dei diritti e della democrazia sui luoghi di lavoro. «È stato un normale incontro di lavoro per preparare la manifestazione di sabato» si è limitato a dire Landini al termine dell’incontro
. IL DIALOGO A LIVELLO LOCALE Sulle proteste contro la Cisl e sulle eventuali ripercussioni, le rispettive posizioni erano già state chiarite. «Quando le questioni sono politiche, le soluzioni sono politiche. Altre soluzioni sanzionatorie sarebbero improprie e non servono a nulla» ha ribadito ancora ieri mattina Landini, a quanti ipotizzavano sanzioni fino all’espulsione da parte della Cgil per i responsabili degli episodi di Treviglio, Livorno e Roma. Una posizione già tradotta in fatti a livello locale, con il comunicato congiunto diffuso dai segretari lombardi della Cgil e della Cisl, Nino Baseotto e Gigi Petteni, per ricordare che «il rispetto tra le organizzazioni e le persone deve essere sempre la bussola con la quale affrontare e confrontare le differenti posizioni sindacali che tra noi oggi esistono» e per proporre la definizione di «regole condivise sulla rappresentanza e la democrazia sindacale». O con il dialogo avviato a Bergamo, dove i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil daranno vita ad «una segreteria unitaria che definisca i modi d’azione sindacale per i prossimi mesi». LA MANIFESTAZIONE E LO SCIOPERO Almomento,però, l’attenzione è tutto concentrata sulla manifestazione nazionale indetta dalla Fiom per sabato pomeriggio, che «sarà pacifica, democratica e non violenta» ha assicurato Maurizio Landini parlando all’attivo dei delegati lombardi riuniti ieri a Milano. Nonostante la benzina sul fuoco gettata dal centrodestra, a cominciare dal ministro degli Interni Roberto Maroni, sui possibili rischi della manifestazione sindacale: «Tutte le volte che si apre un conflitto sociale in questo Paese, ti tacciano come antidemocratico e terrorista». Per evitare ogni eventuale strumentalizzazione, il leader Fiom ha invitato i propri iscritti ad evitare contestazioni alle altre sigle sindacali simili a quelle della scorsa settimana: «Se nei prossimi giorni si parlerà di questo, deve essere chiaro a tutti che mettiamo a rischio la manifestazione di sabato» ha avvisato i metalmeccanici. Ma il corteo sarà solo il primo passo di una mobilitazione delle tute blu che dovrebbe coinvolgere tutte le categorie perchè, secondo Landini, «è ora di mettere in campo lo sciopero generale dei lavoratori ». E non fra tre o quattro mesi: «Ci sono cose che vanno fatte quando serve che vadano fatte. Bisogna ricordarsi che i governi di centrodestra sono caduti quando la Cgil e altri sindacati hanno messo in campo forti mobilitazioni sociali» sui temi del lavoro.

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