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"Opinioni" Tremonti e le convergenze parallele di Rifondazione (F.Fubini)

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    venerd? 1 dicembre 2006


    Pagina 17 - Primo Piano
      ANTI-MERCATISMO
        Tremonti e le convergenze parallele
        di Rifondazione

        L'EX MINISTRO
        Il futuro ? la sinistra antagonista e non quella governista. L'ideologia che considerava il mercato come luogo dominante della politica ? finita
        RIFONDAZIONE
        Rina Gagliardi: chi negli anni '80 o '90, soprattutto a destra e anzi in Forza Italia (...), avrebbe pensato di attaccare frontalmente i paradigmi del Mercato??

        Federico Fubini
          Non lo trovi mai dove lo aspetteresti. Con l'abilit? del giocatore che adora spiazzare avversari e alleati, ha messo le mani avanti: ?? la prima volta che svolgo un ragionamento simile - ha detto l'altro giorno Giulio Tremonti - qualcuno si stupir?. In realt? lo stesso ex ministro dell'Economia di Silvio Berlusconi ? parso quasi sorpreso di essere, in superficie, cos? in sintonia con l'ala pi? radicale e ?no global? oggi al governo. Ma poi le sue parole non le ha n? smentite, n? smussate: ?Il futuro ? la sinistra antagonista e non quella governista - ha riassunto con il suo tipico incedere per grandi sintesi - . L'ideologia che considerava il mercato come luogo dominante della politica ? finita?.

          E sar? che la formula ? efficace e tagliente ma Rina Gagliardi, su ?Liberazione?, non se l'? fatta sfuggire neanche per un attimo. ?Nemmeno Tremonti aveva finora osato una provocazione tanto spinta - scrive l'editorialista sul quotidiano di Rifondazione ieri - ma anche questo ? un segno dei tempi: chi mai negli anni '80 o '90, soprattutto se collocato a destra ed anzi in Forza Italia (...), avrebbe pensato di attaccare cos? frontalmente i paradigmi del Mercato??.

          In realt? l'altro giorno, davanti a una platea cos? poco liberista come quella della Fondazione Nuova Italia di Gianni Alemanno, Tremonti aveva sorpreso ancora di pi?. ?? fallita l'idea che un Paese si governa come un'azienda?, aveva profferito.

          Pier Carlo Padoan, direttore della Fondazione Italianieuropei del presidente Ds Massimo D'Alema, in quelle parole legge ora una sfida interna a Forza Italia: ?Quando parla di tramonto del governo-azienda - taglia corto l'economista diessino - Tremonti si rivolge a Berlusconi?.

          Ma non finisce qui: le convergenze parallele fra l'ex superministro del centrodestra e la giornalista seguita da popolo comunista ci sono.

          Innegabili. ?Se ? vero che la politica non potr? tornare nei vecchi recinti ideologici - dice Tremonti - ? anche impossibile che resti nel luogo artificiale del mercato?. Gli fa eco Gagliardi: l'ex ministro, scrive, ?boccia l'idea originaria (...) di un progetto economico-politico?, siamo al ?tramonto di un'ideologia?. Il problema per ?Liberazione? ? che oggi nell'Unione ?coloro che si dicono riformisti? non se ne sono accorti. E mentre persino Tremonti fa marcia indietro, ?la cultura nei gruppi dirigenti di Ds e Margherita resta di tipo neo-liberista?.

          Padoan ricorda che in fondo Tremonti aveva giocato con l'idea di una grande coalizione anche prima del voto, poco importa se imperniata sul centro o sulle estreme. Per? il professore di Pavia sa come far breccia nelle contraddizioni altrui, nota Gianfranco Pasquino. ?Dice qualcosa di ragionevole - afferma il politologo bolognese - ossia che nelle tradizioni socialdemocratiche la politica sta a capotavola e deve orientare i processi dell'economia?. Per Pasquino, Tremonti punta cos? a evidenziare ?un varco al cuore della coalizione di centrosinistra: da un lato l'ala radicale, dall'altro i liberisti e nessuno nello spazio tradizionale delle socialdemocrazie?. D'accordo anche Paolo Onofri, economista prodiano: ?Quello di Tremonti ? un richiamo alla sinistra, perch? non si lasci dominare dai riformisti?. Ma per uno che in nome del colbertismo aveva sfidato persino i suoi colleghi di governo, in fondo, niente di sorprendente.

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