22/3/2006 ore: 11:14

"Relativismo" Lourdes, il miracolo non è più lo stesso

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    mercoled? 22 marzo 2006

    Pagina 14 - Societ?

    FEDE E DOLORE APPROVATE LE NUOVE REGOLE PER RICONOSCERE LE GUARIGIONI E ADEGUARLE ALLA MEDICINA DI MASSA

    Lourdes, il miracolo non ? pi? lo stesso
      Non ? necessaria la premessa per cui la malattia deve essere incurabile

      Marco Tosatti
        CITT? DEL VATICANO
        Una rivoluzione nel ?riconoscimento? dei miracoli a Lourdes: l’ha decisa nei giorni scorsi il ?Comitato medico internazionale di Lourdes? (Cmil), di cui fanno parte non solo cattolici ma anche non credenti e membri di altre confessioni. Due le linee guida; da un lato ci sar? un cambiamento di fondo nell’esame delle ?guarigioni?, e dall’altro, una volta superato l’esame medico, si vedr? anche se il malato ?miracolato? ha tratto un beneficio spirituale dalla guarigione. I medici del Cmil - che si riunisce una volta all’anno - hanno preso atto di un fatto evidente: la realt? attuale della medicina ha reso inapplicabili le regole stabilite nel 1734 dal cardinale Lambertini, il futuro Benedetto XIV, per il riconoscimento del miracolo stabilite in vista dei processi di beatificazione e canonizzazione. Queste regole furono fatte proprie dal Comitato al momento della sua nascita, nel 1883. Ma oggi, grazie alla medicina di massa, non ? pi? applicabile, se non in qualche caso raro, la premessa secondo cui la persona deve essere affetta da una malattia ?incurabile?, e che non deve aver mai subito alcun trattamento medico prima di giungere a Lourdes. Come Fran?ois-Bernard Michel, copresidente del Comitato medico, ha dichiarato al quotidiano cattolico francese ?La Croix?, ?fortunatamente nessun malato di cancro arriva a Lourdes senza aver subito alcun trattamento chemioterapeutico?. Il problema per i medici allora ? stabilire quanta parte della guarigione va attribuita alle cure e quanta a Lourdes.
          Perci? le guarigioni sospettate di essere ?miracolose? saranno collocate in una triplice scala: ?dichiarate?, ?inattese?, e ?confermate?. Il Comitato vedr? quali casi sono da archiviare, quali da mettere ?in stand by? e quali invece possono essere considerati ?guarigioni inattese?. Nel 2005 erano una quarantina in questo primo gruppo. Un esame successivo, con uno studio comparativo presso i pi? grandi esperti di ogni specializzazione, dovr? verificare se si tratta di guarigioni dal carattere ?assolutamente non abituale?. Al momento, sono cinque i casi di questo tipo: una mielopatia post-traumatica, una malattia di Crohn gravissima, una sclerosi a placche grave, una miopatia e un cancro ai reni.
            Infine, la terza tappa: il Comitato, visto il parere degli esperti, decide che si ? di fronte a una guarigione dal carattere eccezionale, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche. Solo in questo caso il dossier, con la valutazione, viene affidato al vescovo di Lourdes-Tarbes, che lo far? giungere al presule della diocesi in cui vive il malato ?miracolato?. Attualmente un solo caso del genere ? all’esame; riguarda una donna francese colpita da un linfoma maligno alla pleura, complicato da una leucemia acuta, guarita dopo un viaggio a Lourdes. E inoltre verr? valutato anche, oltre alla guarigione fisica, il modo in cui l’interessato interpreta ci? che ? accaduto, nel suo rapporto con gli altri e con Dio.
            Una sottolineatura che era gi? presente nel 1993, nel congresso su ?Guarigioni e miracoli?. Allora si stabil? che sono due le condizioni in base alle quali una guarigione pu? essere considerata miracolosa: ?Che sfugga alle leggi abituali della medicina o dell’evoluzione della malattia, che porti il beneficiato e i testimoni a credere nello speciale intervento di Dio?.

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