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"Riforme" Ecco il piano Prodi-Bersani

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    mercoledì 24 gennaio 2007

    Prima Pagina (segue a pagina 2) - Economia



    Riforme, ecco il piano Prodi-Bersani

    La «lenzuolata» di Bersani contro le rendite

    Nuove liberalizzazioni:
    benzina, telefonini, giornali
    Riforma delle authority
    e della Finanziaria

    di Bianca Di Giovanni/ Segue dalla prima


    Ora che i conti sono a posto, scatta la fase delle riforme. Romano Prodi da Ankara suona la carica delle liberalizzazioni, che saranno al consiglio dei ministri già domani. «Nei prossimi giorni proseguiremo a ritmo sempre più veloce», fa sapere il premier mentre «incassa» l’ok dell’Ue sul risanamento del bilancio pubblico. Il riserbo è strettissimo sulla «lenzuolata» che Pier Luigi Bersani ha messo a punto. Ieri il ministro per lo Sviluppo economico ha presentato le linee del provvedimento al Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Il «pacchetto» è passato attraverso il vaglio degli incontri «bilaterali» decisi a Caserta tra i tecnici di diversi ministeri. Non una cabina di regia, ma un confronto collegiale.

    RIFORME In altre parole, tutti i ministeri coinvolti nelle misure (che toccano vari aspetti) hanno contribuito al testo finale. «Lenzuolata» a parte, c’è stata anche una serie di incontri tra Bersani e Linda Lanzillotta delegata da Francesco Rutelli a seguire il tema liberalizzazioni per la Margherita. In cantiere c’è una miriade di misure. Per selezionarle si è partiti dalle istruttorie dell’Antitrust. A queste si sono aggiunte anche segnalazioni arrivate al ministero direttamente dai cittadini. In ogni caso l’intervento si basa sull’approccio che mette al centro il cittadino consumatore, così come è stato a luglio. In queste ore si sta decidendo quali misure inserire in un decreto legge, e quali altre invece affrontare con deleghe o decreti legislativi. Accanto alle misure per i consumatori, anche interventi di sistema,sulle Authority e sulle reti, anche se quest’ultima misura richiederà tempi supplementari. Un altro capitolo riguarda la sburocratizzazione delle procedure, mentre è di ieri la notizia che anche Vincenzo Visco interverrà con misure fiscali per le imprese.

    Consumatori. Una «iniezione» di mercato libero riguarderà la rete degli edicolanti, quella dei benzinai e gli orari di parrucchieri e barbieri. Per questi ultimi si prevede il superamento della chiusura settimanale il lunedì. In generale le misure puntano a far cedere alcune barriere d’ingresso che ostacolano nuove attività.

    Telefonini Bersani ha già annunciato di vole eliminare i costi di ricarica sulle tessere prepagate, una «gabella» che ha assicurato alle società telefoniche circa un miliardo e 700 milioni all’anno. Sulla vicenda si è in attesa di un pronunciamento dell’Authority per le tlc, ma nel testo potrebbe comparire già una norma generale di indirizzo.

    Banche e assicurazioni In arrivo le disposizioni avviate con il decreto di luglio che attendevano ancora norme attuative. Eliminate le spese per la chiusura dei conti correnti, la disposizione dovrebbe allargarsi anche ai conti di tenuta titoli. Nulla da fare invece per i mutui: non si potrà trasferirli da un istituto all’altro. Quanto alle assicurazioni, è in fase d’attuazione l’indennizzo diretto.

    Class action Una corsia preferenziale per la proposta di legge già in Parlamento sul ricorso collettivo dei consumatori sarà esaminata dal consiglio.

    Meno burocrazia. Sarà forse un decreto a rendere immediatamente attuative le norme della proposta Capezzone «7 giorni per un’impresa», con passaggi snelli per avviare una nuova attività. Nello stesso provvediemento anche alcune norme di semplificazione di Nicolais.

    Meno fisco per chi cresce. È la proposta Visco in favore delle imprese che aprono il loro capitale e che rafforzano la patrimonializzazione. La misura punta ad accrescere la competitività.

    Authority Il riordino delle Authority finanziarie prevede la riduzione del numero dalle attuali 5 a tre. Sul tema ci fu un lungo dibattito nella passata legislatura in occasione della riforma del risparmio. Isvap e Covip dovrebbero essere inglobate in altre strutture. Inoltre è allo studio una Autorità dei trasporti.

    Reti. L’intenzione dell’esecutivo è di staccare le reti dagli operatori di servizi. Dovrebbero confluire sotto una unica holding la rete ferroviaria, quella elettrica e quella del gas. Ma l’operazione sarà ancora lunga: c’è da sciogliere il nodo Terna e da scorporare la Snam dall’Eni.

    Finanziaria. Il ministro Tommaso Padoa-Schioppa presenterà la proposta di riforma della legge di bilancio, già esaminata al consiglio scorso.

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