20/11/2006 ore: 12:24
"Servizi" Fuga in Austria, il notaio è low cost
Contenuti associati
Pagina 29 - Cronaca Uno studio legale organizza le trasferte: nelle aree dell?ex impero austro-ungarico vige ancora il codice di Sissi Da Bolzano a Innsbruck, per registrare contratti si spende un terzo cos? impareranno cos?? la concorrenza. La replica dei professionisti italiani: pratiche senza seri controlli JENNER MELETTI BOLZANO - Una calcolatrice, un indirizzo, un biglietto ferroviario. Con queste armi un novello Davide cerca di abbattere un potente Golia: l?insieme dei notai italiani. ?Non vogliamo fare la guerra a questi professionisti. Ma facciamo in modo che anche loro conoscano una parola fino ad oggi sconosciuta: concorrenza. Solo cos? riusciremo ad abbassare le loro parcelle?. Il nuovo Davide abita in via Brennero 3, nella sede del Centro tutela consumatori e utenti di Bolzano. La ?fionda? usata ?, come allora, molto semplice: chi compra una casa viene mandato a Innsbruck, in Austria, e con un viaggio di appena 120 chilometri riesce a risparmiare i due terzi dell?onorario di un notaio italiano. ?Non si tratta mai di pochi euro. Chiunque sia entrato in uno studio notarile sa bene come ne ? uscito?. Una scrivania con due telefoni e un computer. La prima arma ? la calcolatrice. ?Mettiamo il caso – dice Mathias Breitenberger, 32 anni, dottore in legge e responsabile dell?ufficio legale del Centro, settore edilizia – che lei voglia comprare un bell?appartamento qui a Bolzano, concordando un prezzo di 700.000 euro. Se va dal notaio, per l?onorario (autentica delle firme e stesura del contratto) spender? 4.360 euro. Se fosse prima casa spenderebbe, con il taglio del 30% imposto alle tariffe dal governo attuale, 3.052 euro, ma solo se la compravendita avviene fra privato e privato. Se compra da un?impresa questo sconto non c??. Ragioniamo dunque su 4.360 euro. Noi del Centro prepariamo il contratto e con questo lei va a Innsbruck, all?indirizzo del notaio Erwin Fischer, che per l?autenticazione delle firme le chieder? – questo il suo tariffario rapportato all?importo del contratto – 215,40 euro. Il contratto, come detto, lo prepariamo noi, che facciamo assistenza legale. Per questo documento chiediamo esattamente 1/3 del tariffario notarile, ed i 4.360 euro si riducono a 1.453. Da questi detraiamo anche i 215,40 euro che lei ha speso dal notaio austriaco, e cos? la sua spesa sar?, in totale, di 1.237,60 euro. Penso valga la pena di fare un viaggio di poco pi? di un?ora, in treno o in auto. Perch? non facciamo autenticare le firme da un notaio italiano? Perch? questi non accetta di fare solo l?autenticazione. Anche se il contratto ? preparato da noi, chiede sempre l?onorario completo?. Tutto questo ? possibile grazie all?amata pricipessa Sissi ed ai suoi antenati. A Bolzano (come a Trento e in parte del Friuli e del Veneto, vale a dire nei territori italiani gi? soggetti all?impero austro - ungarico) resiste ancora il ?sistema tavolare? o Libro fondiario, nato in Boemia e accolto nel codice civile austriaco nel 1811. Anche dopo la seconda guerra mondiale le trasferte presso i notai austriaci erano un?abitudine: in Val Pusteria, ad esempio, il 70% dei contratti veniva registrato oltre confine. Una sentenza del tribunale di Bolzano ha annullato questa possibilit?, ma la corte d?appello nel 2004 ha ripristinato l?antico diritto. ?In questi ultimi mesi – dice Mathias Breitenberger – solo noi abbiamo convalidato in Austria 50 contratti, e tutti sono stati registrati e accettati dal giudice del Libro Tavolare. I notai di Innsbruck hanno gi? autenticato le firme per almeno 200 compravendite fra italiani?. L?iniziativa del Centro consumatori, anche se i numeri sono ancora piccoli, fa arrabbiare molto i 23 notai di Bolzano. ?Questi del Centro – dice Paolo Pantozzi, notaio e presidente del consiglio notarile di Bolzano – invece di assistere i consumatori e proteggerli da eventuali abusi dei professionisti, si vogliono sostituire a noi, ci fanno concorrenza. E sono pure finanziati, in questa impresa, con i soldi pubblici della Provincia. I notai austriaci si limitano a vidimare le firme, senza controllare i contratti, e cos? pu? succedere che qualcuno provi a vendere anche il Colosseo. Siamo arrabbiati, anche per una questione di immagine. Ci fanno passare per esosi, e non dicono che noi dobbiamo fare tanti controlli: antiriciclaggio, identificazione delle persone, copia documenti che debbono essere tenuti per 10 anni a disposizione di tutti… A Innsbruck, una firma e via. Ma chi assicura che i contratti siano poi registrati all?agenzia delle entrate, in Italia, per le tasse? Noi siamo intervenuti e abbiamo saputo che i contratti arrivano all?ufficio tavolare poi nessuno controlla che le tasse vengano pagate. A proposito: il Centro che prepara i contratti, presenta poi le fatture? Spero davvero che lo faccia. E poi ci sono anche quelli che noi chiamiamo i trafficoni. Sono persone senza volto che accompagnano gli italiani in Austria, li portano nell?ufficio di un notaio e i contratti non risultano poi da nessuna parte?. A Trento – anche qui il treno per l?Austria ? sempre pi? affollato – i notai hanno denunciato il reddito pi? alto d?Italia: 920.000 euro a testa. Quelli di Bolzano non sono nelle graduatorie finite sui giornali, ma la scritta apparsa in via Conciapelli, ?Vivo a stento?, non ? certo opera di un notaio. I redditi italiani provocano invidia nella vicina Innsbruck. ?Qui da noi – dice Erwin Fischer, il notaio che riceve gli italiani – chi guadagna 100.000 euro all?anno ? gi? sopra la media?. Continuer? a ricevere e ad autenticare. ?Non ? una scelta. Per noi notai autenticare la firma di chi si presenta ? un dovere?. La battaglia di Davide gi? all?inizio promette sviluppi interessanti. ?Con la nostra iniziativa – dice Mathias Breitenberger – vogliamo fare capire anche a Roma che certe leggi si possono e si debbono cambiare. Certi privilegi sono assurdi. Le accuse del consiglio notarile? Ho sentito di peggio. Nel sito dei praticanti notai hanno scritto che fare un contratto da noi ? come comprare merce dai marocchini. Ma i nostri primi 50 contratti sono stati depositati all?ufficio del libro fondiario, controllati e giudicati perfettamente in regola. Forse la parola "concorrenza" sar? davvero conosciuta anche da chi mai l?aveva sentita nominare?. |