18/4/2006 ore: 9:01
Anche Cisl e Uil ne criticano i veti
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POLEMICHE - NUOVI CONTRASTI SULLA RIFORMA DEI CONTRATTI Bombassei: ?Troppi no dalla Cgil? A dire la verit?, ambienti vicini a Montezemolo giudicano lo stato dei rapporti con la Cgil con parole e valutazioni diverse e dal tono pi? soft: ?Riduzione del cuneo fiscale contributivo, revisione dell'Irap, completamento e ammodernamento della Biagi per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali sono le nostre richieste al governo, per quanto riguarda le relazioni industriali siamo all'anno zero. Noi siamo sempre disponibili al confronto, dipende dai sindacati coglierlo ma francamente un innalzamento dei toni e della temperatura dello scontro non lo cogliamo. I giornali? Bisogna saperli leggere con calma e tra le righe, a partire dalla posizione di Rifondazione, che non parla pi? di “cancellare” la Biagi...?. La palla, in ogni caso, ? di nuovo nella met? campo della Cgil, che si dice pronta a discutere di tutto tranne che di modello contrattuale, almeno fino a quando non ci sar? una proposta unitaria dei sindacati, ripeteva anche ieri la segretaria confederale Carla Cantone. Ma Cisl e Uil fremono a loro volta e mandano segnali poco concilianti. La materia, infatti, ? stata discussa per mesi e la discussione ? approdata a poco pi? della registrazione di un'impotenza, prima e dopo il congresso della Cgil. E se l'esponente diellino ed ex ministro del Lavoro Tiziano Treu fa subito sapere che il nuovo governo convocher? immediatamente le parti sociali su lavoro e fisco (?Il metodo della concertazione per noi ? fondamentale: convocheremo un tavolo che si ponga innanzitutto il problema di sviluppo e competitivit?), il fronte sindacale rischia di spaccarsi di nuovo. Dopo i giudizi diversi sul futuro della Biagi (la Cgil chiede di cancellarla e/o superarla, Cisl e Uil solo di modificarla) i nodi si stringono anche sulla riforma del modello contrattuale. La Cisl, con il segretario generale aggiunto Baretta chiede di ?parlare subito, parlare di tutto e parlare tra tutti? (con le impres, tra i sindacati e con il governo) mentre la Uil, sempre pi? dura, in questi giorni, con la Cgil, vuole che nessuno ponga o subisca veti. ?Il prossimo governo non pu? prendre ordini dalla Cgil?, dice il segretario Angeletti. Si riferisce alla Biagi e non solo, forse: il timore diffuso nella Uil ? ?l'asse preferenziale? Prodi-Bertinotti cui la Cgil farebbe e far? da sponda. Nella Cisl, invece, ? ?l'iper-interventismo legislativo? del governo, con parti sociali costrette alla pura ratifica di decisioni non concertate n? tantomeno concertative. ?Stile quello del governo Salvi-D'Alema contro cui restammo soli, a scioperare...?. |