Assegno di disoccupazione 1 milione di richieste all’Inps
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Tra l’agosto dell’anno scorso e il luglio di quest’anno agli sportelli dell’Inps sono arrivate più di un milione di domande per avere l’assegno di disoccupazione: 1 milione e 172 mila per l’esattezza, il 53% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Unexploit che, nonostante precisazioni e distinguo da parte dello stesso Inps, desta forte preoccupazione tra sindacati, imprese e forze politiche di opposizione. Tanto più che l’istituto di previdenza ha accolto 980mila domande (in crescita del 52% in un anno) certificando che il periodo tra il 2008 e il 2009 è stato nero per l’occupazione a causa di una crisi che pochi, governo e addentellati, hanno sempre minimizzato.
Il dato diffuso ieri dal presidente e commissario straordinario dell’Inps Antonio Mastrapasqua, fa il paio con quello ugualmente allarmante relativo alla cassa integrazione: le ore autorizzate hanno sfondato il tetto dei 615 milioni. Tra il settembre 2008 e l’agosto 2009 l’aumento complessivo è stato del 222% per gran parte dovuto al balzo in avanti della cig ordinaria 409%, mentre quella straordinaria è cresciuta «solo» dell’86%.
Tornando alla disoccupazione l’Inps nel tardo pomeriggio di ieri ha precisato che alle domande accolte (980 mila) non corrispondono altrettanti disoccupati, intesi come percettori di assegno di disoccupazione: «Il numero di beneficiari di sussidio ad aprile 2009 è di 450 mila soggetti», grandezza «in linea» con la stima di 500 mila disoccupati prevista dal Cnel per la fine di quest’anno. Tutti più tranquilli? «Il problema della disoccupazione è serio», afferma la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, «stimiamo un peggioramento nei prossimi mesi e che si possa arrivare al 9,5% nel 2010». Commentando i dati Inps, la leader degli industriali ha spiegato che «servono ammortizzatori sociali, formazione per il reinserimento dei lavoratori e supporto alle imprese».
Se il tasso di disoccupazione promette di tornare al medioevo del mercato del lavoro l’anno prossimo, i sussidi vedranno un boom già da quest’anno.
Secondo stime della Cgil «nell’intero 2009 la sola disoccupazione ordinaria raddoppierà rispetto
al dato del 2008», fa sapere il segretario confederale Fulvio Fammoni il quale torna a chiedere all’Inps chiarezza e trasparenza nella diffusione dei dati. «Non c’è - infatti – alcuna stima attendibile relativa alla indennità di disoccupazione a requisiti ridotti. Il dato generale è già molto significativo e smentisce ogni ottimismo di facciata ma da solo non basta », afferma il sindacalista. Ad esempio, aggiunge, «per quanto riguarda la disoccupazione ordinaria quante sono le persone con meno di 50 anni che finiranno gli otto mesi nelle prossime settimane? L’Inps conosce questi dati e per questo chiediamo che vengano resi pubblici e trasparenti», conclude, facendo notare come solo ieri sono emerse cifre che la Cgil chiede da mesi «e che dimostrano senza ombra di dubbio quanto sia pesante la crisi e grave la ricaduta sui lavoratori». Ricadute che i dati Inps ancora non raccontano per intero anche per il segretario confederale della Cisl, Giorgio Santini che pone l’accento su di un altro aspetto. Secondo le elaborazioni di via Po i nuovi disoccupati in un anno sono più o meno 350 mila e non 1 milione, «è comunque allarmante», afferma, soprattutto per quei lavoratori a cui è scaduto o un contratto flessibile «non hanno potuto presentare la domanda di disoccupazione a causa degli stringenti requisiti necessari per ottenere il sussidio». Vale a dire, ci sono disoccupati che neanche ci vanno agli sportelli dell’Inps. Se per la Cisl occorra «un costante monitoraggio della situazione occupazionale e delle crisi», per la Uil non va bene «stare con le mani in mano» ma, spiega Antonio Foccillo, occorre dar vita a politiche adeguate e a un grande progetto condiviso tra governo e parti sociali.