Bingo, per cinque regioni concessioni già pronte
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Bingo, per cinque regioni concessioni già pronte |
ROMA - Passi avanti per il Bingo, la tombola miliardaria che tenta di rispettare la scadenza di fine giugno per l'aggiudicazione delle sale in tutta Italia. L'esame delle domande ricevute è ormai entrato nella sua fase conclusiva e - seppure per "tranche" - le prime caselle vanno al loro posto. Sono 18, finora, le città per le quali la Commissione aggiudicatrice delle concessioni delle sale per il gioco del Bingo ha concluso l'istruttoria. Quattro le regioni interessate: Abruzzo, Marche, Molise, Trentino-Alto Adige e Lazio per un totale di più di cento sale. In totale, in realtà, queste regioni avranno diritto solo a 69 sale (41 nel Lazio, 9 in Abruzzo, 11 nelle Marche, 2 in Molise e 6 in Trentino Alto-Adige), ma non va dimenticato che la prima assegnazione di 420 concessioni a livello nazionale sarà seguita da una seconda assegnazione di ulteriori 380, per un totale di 800 sale. E la graduatoria è unica, nel senso che fin dal primo momento si conosceranno anche i vincitori del secondo round, anche perchè tra le condizioni previste dal bando di gara c'è il mantenimento della disponibilità del locale, una condizione costosa che può essere sopportata solo da chi ha già in tasca la concessione. Per questo motivo, a fronte delle 69 sale che sicuramente le 5 regioni già "scrutinate" riceveranno, la Commissione aggiudicatrice dovrebbe averne inserite in lista circa il doppio. Va anche tenuto presente un secondo delicato meccanismo relatico alle liste. La graduatori definitiva non può essere ancora resa nota perché è necessario verificare che i vincitori non superino i limiti antitrust del 50% regionale e del 10% nazionale. In questa procedura, che procede per "blocchi" regionali, la Commissione può infatti controllare il primo limite (quello regionale), ma solo quando saranno state fatte tutte le assegnazioni a livello nazionale sarà possibile identificare eventuali posizioni superiori al limite antitrust. A quel punto cosa succederà? Purtroppo il bando di gara non entra in dettaglio, lasciando un pericolosa vuoto interpretativo al quale è facile immaginarsi che gli esclusi potrebbero aggrapparsi. Nell'ipotesi che un concessionario abbia ricevuto più di 42 sale in tutta Italia (cioè oltre il 10% del totale), potrebbe infatti essere chiamato a rinunciare a quelle in eccesso secondo una sua libera scelta, oppure potrebbe essere obbligato a cedere quelle che hanno ottenuto i punteggi più bassi nella classifica. Un ulteriore punto da chiarire è la suddivisione territoriale della seconda tornata di concessioni, cioè le 380 sale, che finora non è stata fatta. Serve un decreto ministeriale, che presumibilmente arriverà entro la fine di giugno. M.Cav. Venerdí 01 Giugno 2001
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