Bologna: "Negozi aperti no stop"
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Filetti: occorre cominciare a considerarlo Il presidente dell'Ascom invita i commercianti a superare il tabù degli orari "Negozi aperti no stop"
ANDREA CHIARINI
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 Commesse a orario continuato. Centro storico a misura di turista. Perché no? A lanciare la proposta dei negozi aperti dal mattino alla sera è il presidente dell'Ascom Bruno Filetti. Un «invito alla riflessione», come spiega subito per evitare fraintendimenti, più che una «proposta dai tempi certi». «Bisogna arrivarci un po' alla volta - dice Filetti - ma è utile cominciare a discuterne. Del resto è una tendenza che in parte è già in atto. Ci sono alcune boutique, abbigliamento e gioiellerie soprattutto, che magari aprono un po' più tardi, verso le 9.30, ma poi tirano dritto fino alle sette e mezzo di sera». L'argomento orari è ad alta tensione. I commercianti bolognesi sono da sempre poco disponibili alle sperimentazioni e la conferma arriva anche dalla stampa specializzata: «Ai piedi delle Due Torri - si legge nel numero di aprile del mensile Dove - la pausa pranzo è sacra. Soprattutto quella dei commercianti, che nella stragrande maggioranza calano le saracinesche dalle 12,30 alle 15,30 o dalle 13 alle 16». In più ci sono precedenti illuminanti: contro l'ex assessore alle Attività produttive Stefano Serini, che tentò la «rivoluzione degli orari», i negozianti organizzarono addirittura una serrata. Bologna del resto non fa eccezione, il problema infatti riguarda anche i centri storici di altre città. Toccare il tabùorari può essere rischioso e Filetti lo sa. «L'assessore Serini però voleva far aprire anche la sera e questo nemmeno io lo condivido - continua il presidente del commercianti - perché ci sono problemi con la gestione del personale. Ma è indubbio che, per quel che riguarda la giornata, si più prevedere l'orario continuato. Penso ai turisti sempre più numerosi in città e penso anche a chi, lavorando in centro, può approfittare della pausa pranzo per fare acquisti». In un secondo tempo Filetti non esclude la possibilità di realizzare «iniziative promozionali legate ai negozi che fanno l'orario continuato», un modo per rispondere alla politica del «sempre aperto» dei centri commerciali. «La crescita di una città, del suo centro storico, si misura anche dagli orari - aggiunge Filetti - so bene che questa mia proposta potrà suscitare polemiche, ma credo sia arrivato il momento, senza forzare le tappe, di fare un ragionamento insieme a tutti i soggetti interessati. Diciamo che parlo non solo e non tanto come "addetto ai lavori", ma come "osservatore". E' importante essere a disposizione di chi ha orari diversi. Con Bologna 2000 abbiamo conquistato tanti turisti, non possiamo non sfruttare questa occasione». |


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