Boom di viaggi per il Natale

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Giovedí 19 Dicembre 2002 |
TURISMO
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Boom di viaggi per il Natale
 Boscoscuro (Astoi): archiviata la crisi 2001
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NOSTRO SERVIZIO MILANO - Italiani con la valigia. Per le vacanze di Natale, si torna all'estero. La crisi di un anno fa può considerarsi un capitolo chiuso. Secondo i risultati dell'indagine «Vacanze natalizie 2002» svolta dall'Astoi (tour operator) sull'andamento delle prenotazioni di viaggi e vacanze durante le festività, che «Il Sole-24 Ore» è in grado di anticipare, quest'anno si dovrebbe chiudere con una crescita del 2,17% rispetto al 2000 e del 75% rispetto all'anno scorso. «Siccome i dati della rilevazione - sottolinea Giuseppe Boscoscuro, presidente dell'Astoi - si riferiscono alle prenotazioni registrate fino a metà mese, è possibile prevedere che l'aumento, alla fine, raggiunga la soglia del 3% rispetto a due anni fa». L'effetto 11 settembre sembra scomparso. E, nonostante che i venti di guerra che soffiano dall'Irak stiano alimentando la nascita di nuovi fantasmi, prevale il desiderio di viaggiare. Fare meglio del 2001 era facile, come un gol a porta vuota. Il dato sorprendente, invece, è quello che riguarda il confronto col 2000, considerato dagli operatori un'annata eccezionale. L'incremento più consistente lo hanno registrato le prenotazioni per mete a medio e corto raggio (2,47%) mentre la crescita delle partenze per località più lontane è stata dell'1,48 per cento. In piena crisi dei consumi, quindi, il turismo si rivela in espansione. «In parte - sottolinea Boscoscuro - questo dato si spiega considerando il calo dei prezzi (-1,82%) delle proposte sul corto-medio raggio». In parte si è goduto di un importante effetto calendario, segnato dalla perdita del ponte dell'Immacolata e dal fatto che i giorni di festa di Natale e fine anno sono concentrati a metà settimana. «Ora - afferma il presidente dell'Astoi - sarà importante vedere se questa crescita si confermerà anche su gennaio e febbraio». Egitto e Mar Rosso si confermano in cima alle preferenze degli italiani e registrano una crescita stimata delle prenotazioni (in termini di posti venduti) del 12% sul 2000. «Questo dato - fa notare Boscoscuro - registra il successo degli investimenti dei tour operator in un prodotto di qualità che può contare su prezzi competitivi, ottimi collegamenti aerei e condizioni climatiche ideali». Stentano, invece, le crociere sul Nilo (-15%): «Si tratta di un prodotto più stagionale, venduto soprattutto in primavera ed estate». Tra le mete a medio raggio, va segnalato anche il più 15% di prenotazioni ottenuto da Capoverde e il positivo risultato (+5%) delle capitali europee. Il sole dei Caraibi si conferma di moda. Emerge la ripresa di Giamaica, Martinica e Barbados (+10%) che hanno beneficiato della svalutazione del dollaro, ma che rimangono «mete di nicchia». E mentre Cuba e Santo Domingo (+5%) continuano a farla da padrone, si assiste all'avanzata del Messico, e in particolare della costa dello Yucatan (+8 per cento). Spostandoci sul Pacifico, osserviamo una crescita del 7% delle prenotazioni per la Polinesia Francese e le Isole di zucchero delle Fiji. Successo anche per l'Oceano Indiano, dove Seychelles, Kenya e Maldive vedono una crescita delle prenotazioni rispetto al 2000 stimata tra il 5 e il 10 per cento. Negativo, infine, il trend delle prenotazioni per i Paesi su cui incombe la minaccia del terrorismo. Nell'Estremo Oriente si va dal meno 5% della Thailandia al meno 60% di Bali. E per Israele, Terra santa, Siria e Giordania, Boscoscuro non esita a parlare di «tracollo». NICOLA DI MOLFETTA
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