Boscolo Hotels verso il riassetto immobiliare

Domenica 16 Febbraio 2003
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Boscolo Hotels verso il riassetto immobiliare |
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MILANO - Novità in vista per il gruppo Boscolo, o meglio per le attività immobiliari legate alla Boscolo Hotels, ormai diventata una delle maggiori catene alberghiere italiane con 18 strutture, quasi tutte in proprietà. Sarebbe infatti imminente un cambio della guardia nella proprietà degli immobili, che secondo Angelo Boscolo, presidente della holding di famiglia, varrebbero circa 500 milioni di euro. Una cifra probabilmente eccessiva, anche se il patrimonio immobiliare vale certamente alcune centinaia di milioni. Le ipotesi sul tavolo, secondo indiscrezioni di ambienti finanziari, parlano dell'ingresso di un investitore istituzionale (quindi un fondo immobiliare) probabilmente pronto ad acquistare l'intero pacchetto o buona parte di esso. La struttura del gruppo Boscolo prevede già oggi una separazione tra le attività alberghiero-immobiliari e quelle di pura gestione, tanto che già due anni fa lo stesso presidente della società aveva dichiarato di avere preso in considerazione l'ipotesi di trasferire tutte le proprietà in un fondo chiuso. Ma non è invece escluso che alla fine la soluzione sia quella di aprire il capitale a qualche socio esterno. Qual è la motivazione che sta dietro questa mossa? Con ogni probabilità la causa sta nella situazione debitoria del gruppo, cresciuto con molta rapidità, preferendo quasi sempre l'acquisto degli immobili a formule assai meno costose come quelle di attività in affitto, gestione o management. Uno sviluppo che ha avuto un supporto primario da una serie di banche del Nord-Est - prima fra tutte Antonveneta, l'istituto di credito di cui Angelo Boscolo è azionista storico assieme ad altri imprenditori veneti - che però negli ultimi tempi hanno forse "tirato un po' il freno", rendendo così più difficile la situazione finanziaria della società. D'altra parte la politica di espansione immobiliare del gruppo Boscolo si è riflessa da subito sull'esposizione bancaria, che secondo alcune indiscrezioni avrebbe ormai raggiunto la ragguardevole cifra di 500 milioni di euro, quindi pari se non superiore al valore degli immobili in portafoglio. Già un paio di anni fa, il presidente della Boscolo aveva valutato l'indebitamento in circa 450 miliardi di vecchie lire. La catena alberghiera, come si è detto, si è sviluppata molto rapidamente fino a raggiungere le 18 unità (in buona parte di categoria lusso), un terzo delle quali all'estero: tre in Costa Azzurra e una a Lione per la Francia, a cui si aggiungono una struttura a Praga e una a Budapest. In Italia gli alberghi sono a Sottomarina (punto di partenza della "avventura" imprenditoriale della famiglia) e altri sei nel Triveneto, a cui si aggiungono Roma (tre alberghi), Firenze e Bologna. Il fatturato delle attività alberghiere, delle quali comunque Boscolo manterrebbe la gestione, è previsto quest'anno in circa 130 milioni di euro, ai quali se ne aggiungono una settantina derivanti dalle attività di tour operator (Boscolo Tours e Rallo). MARTINO CAVALLI
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