15/6/2004 ore: 12:20
Cagliari. È sciopero dei commessi
Contenuti associati
MARTEDÌ, 15 GIUGNO 2004 |
Pagina 1 - Cagliari |
SALARI |
È sciopero dei commessi |
«Confcommercio deve rivedere le sue posizioni» |
CAGLIARI. Chiedono con forza quel contratto scaduto ormai da 18 mesi ma di fronte all’impossibilità di dialogare con la controparte hanno deciso di dire basta e proclamare una giornata di sciopero. Venerdì e sabato i lavoratori del commercio e dei servizi incroceranno le braccia per l’intero turno di lavoro: il primo giorno sciopereranno i lavoratori delle attività che lavorano cinque giorni, sabato sarà la volta di quelli che lavorano sei giorni. L’estremo tentativo di Cgil, Cisl e Uil per chiedere a Confcommercio di rivedere le sue posizioni in tema di salario, apprendistato e mercato del lavoro. «Confcommercio - si legge in una nota a firma delle tre sigle sindacali - ha proposto che l’accordo salariale duri quattro anni e non due bienni, offrendo 100 euro tutto compreso, a fronte di una nostra richiesta di 107 euro per bienno». Sul versante “mercato del lavoro” a creare malumori è invece la cosiddetta “legge di riforma Biagi”: «Confcommercio - affermano Cgil, Cisl e Uil - aveva garantito di non essere interessata a una sua applicazione fuori da un accordo tra le parti. Coi fatti dimostra invece il contrario, tenendo “ostaggi” i lavoratori part-time». Le conseguenze? Gli ultimi 18 mesi, quelli senza contratto, per i lavoratori sono stati mesi massacranti: costretti sul lastrico da condizioni di lavoro arbitrarie e da un costo della vita progressivamente aumentato. «Le imprese ci hanno guadagnato perché hanno risparmiato sui nostri salari - scrive la Cgil - a molte lavoratrici e lavoratori part time non sono state neppure corrisposte le percentuali di maggiorazione previste per il lavoro domenicale». «Una situazione gravissima - denuncia Sergio Codonesu della Filcams Cgil - soprattutto se si pensa che ognuno di questi lavoratori è per la sua famiglia l’unica fonte di reddito». Per dire basta, 500 lavoratori provenienti da tutta l’isola si uniranno, sabato a Roma, ai 30 mila colleghi arrivati da tutta Italia, nella grande manifestazione di protesta prevista in piazza Navona. (s.z.) |