Cagliari. Mense: le lavoratrici accusano
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SCUOLE Mense: le lavoratrici accusano Troppo lavoro dopo la frammentazione del servizio
CAGLIARI. Con l'arrivo dell'autonomia scolastica, ogni istituto gestisce in proprio il servizio mensa. Prima l'amministrazione comunale bandiva una sola gara, ora sono dodici. Risultato: secondo la Filcams-Cgil a pagare le conseguenze del cambiamento sono le lavoratrici, che ora minacciano lo sciopero. Il perchè è scritto in una lunga nota diffusa ieri dal sindacato: i carichi di lavoro sono eccessivi rispetto alle ore a disposizione, mancano le aiuto-cuoche che svolgano le mansioni di pulizia dei locali e così le cuoche sono costrette a ricevere le merci, a prepararle, a distribuirle e a occuparsi anche dell'igiene. Un fatto, quest'ultimo, che secondo il sindacato costituirebbe ua violazione delle norme. Non è finita: se è vero - come scrive la Filcams-Cgil provinciale - che i livelli occupazionali sono rimasti invariati perchè le lavoratrici sono regolarmente passate da un'azienda alle altre, è vero anche che la riorganizzazione del lavoro «sta diminuendo la capacità di reddito per alcune di loro, in quanto l'azienda - è scritto ancora nella nota - sta intimando una riduzione dell'orario di lavoro, da quindici a dieci ore setimanali». Fra l'altro - sostiene ancora la Filcams-Cgil - le mansioni assegnate alle lavoratrici sono diverse, senza che si tenga conto della professonalità e del servizio che devono offrire lala collettività, un servizio pubblico pagato dai cittadini in ragione della qualità e del rispetto delle norme di sicurezza e di igiene. Secondo il sindacato «le lavoratrici, nel corso di un'assemblea che si è svolta il 16 ottobre scorso, hanno manifestato preoccupazione per la situazione attuale e per quella futura se le direzioni didattiche non dovessero intervenire per creare una stabilità occupazionale degli addetti, che consenta a tutti di svolgere il proprio servizio senza sovraccarichi di lavoro, con continue intimidazioni da parte delle aziende». Il timore diffuso è di trasferimenti e di riduzione delle ore di lavoro. Per cercare una soluzione la Filcams Cgil ha chiesto un incontro con l'assessore comunale alla pubblica istruzione Carlo Sanjust. L'obbiettivo è indurre le direzioni didattiche a intervenire, mentre le lavoratrici sono pronte a proclamare uno stato d'agitazione con astensione dal lavoro, per poi manifestare la protesta davanti al Municipio».
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