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Carrefour, procedura di licenziamento per 769

17/11/2022

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«PIANO DI CRESCITA E RILANCIO» Il Carrefour, il gigante francese dei supermercati, aveva promesso di rivedere il suo «Piano di trasformazione finalizzato a rafforzarne la crescita» presentato il 1° ottobre. Lì, nonostante il titolo, prevedeva chiusure, taglie 770 esuberi.
Giovedì scorso ha rincontrato i sindacati cambiando titolo al piano -«Piano di trasformazione e rilancio per il 2022» e spergiurando e mettendo nero su bianco che «il piano di esodi incentivati sarà su base esclusivamente volontaria». Ieri invece è arrivata la doccia fredda. Aperta una procedura di licenziamento collettivo per 769 lavoratori in nove regioni. Prevista poi la cessione di 106 supermercati -di cui 82 Express e 24 Market -a piccoli imprenditori nel 2022 di cui 41 in Lombardia, 18 in Campania, 17 in Liguria, 16 nel Lazio, 6 in Toscana, 4 in Emilia Romagna, 3 in Piemonte e 1 in
Abruzzo, che coinvolgeranno circa 1.000 lavoratori compresi quelli delle sedi amministrative.
La procedura è motivata dalla «grave situazione, complessivo calo del fatturato (aumentato durante la pandemia, ndr) e dei clienti da un lato, e l’incidenza del costo del lavoro dall altro, una situazione di grave squilibrio che ormai non è più sostenibile e costringe la società ad un intervento strutturale volto a riequilibrare il rapporto tra personale e fatturato». «Da una parte si proclamano esuberi e dall’altra si conservano le attività affidate a terzi, si utilizzano i somministrati e si gestiscono unilateralmente i trasferimenti. 11 progressivo svuotamento dei negozi riduce il presidio nei punti vendita e di conseguenza rende sempre più insostenibile l’organizzazione del lavoro», commento di Alessio Di Labio, segretario nazionale Filcams Cgil.
«La Fisascat Cisl ritiene non percorribile la strada di un confronto finalizzato unicamentea consentire licenziamenti e cessioni di negozi a terzi», commenta il segretario generale aggiunto Vincenzo Dell Orefice.