25/3/2004 ore: 11:18

Cerchi lavoro? Fai il legionario o l’agente segreto

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giovedì 25 marzo 2004

consigli da Palazzo Chigi
Cerchi lavoro? Fai il legionario o l’agente segreto

Giampiero Rossi
MILANO Un milione di posti di lavoro.Facile a dirsi, ma poi con i tempi che corrono dove si trovano? Il creatore di questo spavaldo slogan non è un tipo che si ferma alla prima difficoltà. Mica per niente lui è cavaliere del lavoro. Allora animo, ché come dice il Presidente, basta rimboccarsi le maniche e il lavoro c’è eccome. Il premier-operaio, tra l’altro, si prende anche la briga di indicare le strade giuste per sistemarsi. Per esempio, cari ragazzi, invece di dannarvi alla caccia della spintarella per entrare come precari in un ministero o in qualche azienda peraltro già impegnata a tagliare gli organici, come avete potuto non pensare a una bella carriera da «agente segreto» o da «giardiniere acrobatico», per non parlare di quella da «legionario» che per i più schizzinosi trova una valida alternativa nel mestiere di «peacekeeper»? Facile criticare il generoso Silvio Berlusconi, sfotterlo sulla barzelletta dei posti di lavoro, se poi non si seguono i suoi preziosi consigli.
Già perché - attenzione - questi semplici mestieri sono proprio quelli che la Presidenza del consiglio suggerisce sul sito italia.gov.it. Il cittadino in
cerca di occupazione deve solo cliccare sulla finestrella «opportunità di lavoro» per trovarsi poi a un passo dalla soluzione dei suoi (ormai momentanei) problemi: in questa nuova schermata, in effetti, tra gli altri suggerimenti, il governo offre anche alcune impagabili “dritte” a prova di pigrizia sotto la voce «Mestieri e professioni», sottotitolo «I lavori e le
professioni a cui non hai mai pensato». Qui si aprono le porte del paradiso dei giovani di buona volontà, con il solo imbarazzo residuo della scelta. Il sito del governo, infatti, illustra le caratteristiche di alcuni «mestieri e professioni» e anche i percorsi per ottenere “il posto”.
Primo suggerimento: «Agente segreto». Agente segreto? Sì, proprio così, cosa c’è da meravigliarsi? Ogni democrazia avanzata dispone di un proprio apparato di intelligence, e qualcuno dovrà pur lavorarci e prendere uno stipendio da quell’attività, o no? E allora su le maniche e cliccate per leggere direttamente «dal sito dei Servizi nazionali di informazione e Sicurezza i quesiti più frequenti sulla professione di 007». Qui si trovano molte risposte alle proprie domande (Cos'è l'Humint? Cos'è l'Osint? Cos'è la Sigint? Cos'è l'Imint? Cos'è la Masint?...) e anche a quella fondamentale: come si entra nei servizi?
Oh, finalmente! Leggiamo dunque: «Il personale dei Servizi è costituito da dipendenti civili e militari dello Stato che vengono trasferiti, con il loro consenso, alle esclusive dipendenze degli Organismi di informazione e sicurezza, nonché da personale assunto direttamente». Benissimo, dove si manda il curriculum, dunque? Ma arriva una doccia fredda: «Il reclutamento tramite assunzione diretta è sospeso in attesa dell'ormai imminente modifica delle regole volte a garantire maggiore trasparenza e omogeneità delle procedure per ottenere la massima qualità possibile delle professionalità scelte». Peccato.
Guai a perdersi d’animo, direbbe il Presidente, se davvero vuoi lavorare devi solo cercare bene. E infatti il sito del governo prosegue la sua carrellata di opportunità di lavoro con indicazioni circa la brillante carriera da «attore» (di film, sceneggiati e spot se ne girano, quindi qualcuno dovrà pur recitare, no?), o da «croupier», attività che lontano
dai quattro casinò legali d’Italia può essere svolta soltanto all’estero, sulle navi oppure - perché no - in qualche buona bisca clandestina. In fin dei conti Lui lo ha detto: piuttosto che niente meglio in nero... Ma la quarta proposta è di quelle che catturano l’attenzione del disoccupato volenteroso: «Giardiniere acrobatico». Leggendo meglio, però, arriva
la delusione, perché si tratta semplicemente di «un corso a pagamento presso la Scuola agraria del Parco di Monza per intraprendere una professione ad "alta quota"». Spiritoso ma poco utile, viene da pensare. Ma pazienza, tanto c’è n’è di roba da fare in questo benedetto paese.
Il governo, bontà sua, ne suggerisce altre: «grafologo», «guida alpina»,
«personal trainer», «peacekeeper» («Per chi vuole affiancare i caschi blu e le forze militari per il mantenimento della pace. Riferimenti, formazione e contatti», dice il sito), e poi ancora «redattore», «regista», ma senza tralasciare un’altra meravigliosa opportunità: «legionario».
Sottotitolo: «Per chi vuole fuggire dal suo passato e ed essere ingaggiato
nella Legione Straniera: recapiti, stipendio e carriera». Impossibile non leggere. Clicchiamo e troviamo un bel simbolo militaresco «Legio Patria Nostra», seguito dalle fondamentali occupazioni per arruolarsi (in Francia), con una preziosa sottolineatura: «il Legionario, nei primi anni di arruolamento non possiede un c/c bancario, dato che nessuna banca può aprire conti ad "anonimi"». Capito? Invece di lamentarvi, seguite i consigli del Presidente: fatevi furbi.



   

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