Coin, per la cessione ora Pai tratta con Bc partners
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MILANO — Alla fine Pai ha deciso di non aspettare le offerte vincolanti previste per metà febbraio e ha scelto il fondo Bc Partners come interlocutore privilegiato per la cessione del gruppo Coin, di cui possiede il 69,3%attraverso la Financière Tintoretto. Bc Partners aveva presentato un’offerta non vincolante per l’acquisto, condizionata alla concessione di un periodo di negoziazione in esclusiva fino al 18 febbraio 2011. Il fondo Pai ha accettato di concedere il tempo richiesto. La proposta ha ottenuto il gradimento di tutte le parti: degli azionisti e del management guidato da Stefano Beraldo, artefice della «rinascita» del gruppo dopo che il fondo di private equity nel 2005 ha acquisito la società dalla famiglia Coin. Una svolta che è passata attraverso investimenti per 500 milioni di euro e matrimoni d’interesse come quello con Upim, passando per il rilancio di Oviesse trasformata nel più glamour Ovs Industry (ultima la campagna pubblicitaria per la quale hanno prestato il proprio volto vip come Ginevra Elkann, Oliviero Toscani con la moglie o Francesca Neri, mescolati a persone comuni). Il risultato si è anche tradotto in nuovi posti di lavoro: in cinque anni il gruppo ha quasi raddoppiato il numero di dipendenti passando da 5 mila ai 10 mila attuali. Per convincere Pai, che è assistita da Mediobanca, il fondo Bc Partners si è giocato la carta della continuità: Beraldo continuerà a guidare la catena di grandi magazzini anche dopo il cambio di proprietà. Le trattative in esclusiva dureranno fino al 18 febbraio poi Bc Partners, che ha come advisor Bofa-Merrill Lynch e gli studi legali Giliberti Pappalettera Triscornia e Associati e Dickson Minto con lo Studio Facchini Rossi Scarioni, presenterà l’offerta vincolante. La partita era cominciata a fine settembre, con l’annuncio ufficiale della messa all’asta della quota detenuta in Coin. Il gruppo vale in Borsa circa 1 miliardo di euro ma la società, secondo altre ipotesi, potrebbe essere valorizzata tra 1,5 e 1,6 miliardi. La sfida era aperta. Al tavolo hanno cominciato a giocare in sei, poi sono rimasti in quattro. Ma Goldman Sachs si è ritirata e l’ultima mano è stata tra Bc Partners e Carlyle e Cvc, che avevano unito le forze per affrontare la manche finale. Intanto Pai incassa il buon risultato dell’ «operazione Coin» , che alcuni definiscono un caso da manuale di private equity. In cinque anni il margine operativo lordo è passato da 92 milioni ai 200 attesi a fine esercizio. Secondo le prime indicazioni, le vendite dei negozi diretti Ovs sono cresciute del 4,1%e la rete diretta Coin del 5,2%. La Borsa ha reagito un po’ freddamente, ieri il titolo ha perso lo 0,41%. Tuttavia negli ambienti finanziari c’è fiducia sui tempi della vendita, che si prevedono rapidi.