11/2/2005 ore: 12:06

Conad: «Solidità costruita in 45 anni siamo noi i danneggiati»

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    venerdì, 11 febbraio 2005

    Pagina 9 - Economia

    LA STORIA  
    Il consorzio Conad, dai primi negozi con la Margherita ai vertici della grande distribuzione  
    «Solidità costruita in 45 anni siamo noi i danneggiati»  Una nota di tredici righe: siamo parte lesa in quanto principali creditori di Cedi Puglia Le origini: tutto nasce dall´intuizione di un droghiere, mettere insieme i piccoli  

    CARLO GULOTTA

    BOLOGNA - Pieno appoggio ai dirigenti inquisiti, la certezza che hanno operato nel rispetto della legge e un appello alla magistratura a stringere i tempi «per accertare la loro completa estraneità ai fatti». E´ la risposta del Consorzio Nazionale Dettaglianti all´arresto dei due top manager bolognesi, l´amministratore delegato e vicepresidente di Conad Camillo De Berardinis e il direttore amministrativo e finanziario del Consorzio, Mauro Bosio. Ieri mattina, i lanci d´agenzia che titolavano «Crac da 100 milioni di euro, arrestati top manager Conad» hanno provocato un terremoto alla sede del consorzio al Fiera District di Bologna. Riunione fiume, funzionari irraggiungibili, imbarazzo, un solo commento off record da un manager: «In questa storia, semmai, noi siamo parte lesa». Ore di briefing, poi un comunicato di 13 righe per spiegare che il gruppo Conad è solido e tale rimane. Insomma, non è un nuovo caso-Parmalat. «In merito alle indagini sul dissesto economico Cedi Puglia, il Consorzio precisa che le indagini effettuate non riguardano né il Consorzio, né alcune delle cooperative associate. Come è stato chiarito anche dallo stesso pm del tribunale di Bari, Conad è uno dei principali danneggiati in quanto il più rilevante creditore di Cedi Puglia. Tale situazione non ha mai intaccato in alcun modo la solidità finanziaria e patrimoniale di Conad, che ha un giro di affari annuale di oltre 7 miliardi di euro». A De Berardinis e Bosio i finanzieri del Gico hanno notificato l´ordine di custodia cautelare agli arresti domiciliari ieri mattina nelle loro abitazioni. «Forse se lo aspettavano - dice un investigatore - Nello scorso maggio avevano ricevuto un avviso di garanzia entrambi».

    Attestati di stima e solidarietà sono stati espressi ai dirigenti sotto inchiesta da Lega Coop, di cui Conad fa parte. «La Presidenza di Legacoop conferma la propria stima e fiducia nei confronti degli amministratori indagati, che in questi anni hanno saputo assicurare un forte sviluppo del Consorzio, facendone uno dei protagonisti della moderna distribuzione commerciale ed avviandone un processo di espansione anche in aree del Mezzogiorno».


    La fortuna dei negozi con la Margherita inizia alla fine degli anni Cinquanta dallo spavento di un gruppo di piccoli negozianti alimentari di Bologna di fronte all´impetuosa affermazione dei primi supermercati. L´intuizione fu di un droghiere del popolare quartiere San Vitale, Luciano Chiesa, che più tardi sarà anche il primo presidente Conad: assieme a un gruppo di colleghi allora come lui iscritti alla Confesercenti, l´organizzazione sindacale dei commercianti di sinistra, nell´aprile del 1960 fondò il primo consorzio di acquisti collettivi, battezzato Mercurio, che ebbe subito la benedizione (e una generosa malleveria bancaria) dalla giunta comunale rossa di Giuseppe Dozza. L´idea di spuntare prezzi più bassi con ordini collettivi all´ingrosso si rivelò fortunata: il modello s´allargò ad altre città emiliane e il 13 maggio 1962 prese vita il Consorzio Nazionale Dettaglianti. Gli anni Sessanta videro l´espansione capillare dei piccoli negozi, i Settanta e gli Ottanta lo sforzo di razionalizzare la rete, ampliare le dimensioni dei punti vendita (dal negozio sotto casa al supermercato) e realizzare strategie di marketing; i Novanta, invece, furono gli anni del grande salto: dal consorzio di acquisto al consorzio di vendita. Nacquero gli ipermercati Pianeta, grazie ai quali Conad riuscì a diventare la seconda rete della grande distribuzione in Italia, subito dopo il cugino Coop. Ma i Novanta sono anche gli anni dello sbarco in Italia delle aggressive catene nordeuropee, e Conad cede alla necessità delle alleanze: la prima, nel 2001, è firmata col gruppo francese E.Leclerc, per la gestione dei 14 ipermercati (che ora esibiscono entrambe le insegne, ma quella del partner molto più in evidenza di quella originale); più di recente, nel 2004, con gli austriaci Rewe per acquisti comuni e scambio reciproco di prodotti a marchio.

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