Consumi, il Natale dei paradossi
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 mercoledì 22 dicembre 2004
Pagina 17 sezione: ECONOMIA
INCHIESTA • Gli italiani stringono la cinghia sugli alimentari ma spendono di più per i prodotti di elettronica digitale, computer portatili e tv al plasma Consumi, il Natale dei paradossi
Il ruolo chiave dei finanziamenti (+13,4% nei primi 10 mesi) Soffrono abbigliamento, ristoranti, libri e profumi
VINCENZO CHIERCHIA PAOLA GUIDI
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MILANO • Un Natale "povero", con gli italiani a misurare e tagliare il budget di spesa. Ma anche il Natale dei paradossi, con le famiglie sempre più interessate a prodotti ad alta innovazione (dai computer portatili ai televisori al plasma e alla cine-fotografia digitale) che però, nonostante i ribassi, si collocano tra i prodotti a maggior costo.
Scenario. «Si ha la sensazione che addirittura le famiglie abbiano anticipato gli acquisti — commenta Vincenzo Tassinari, presidente di Coop Italia —. C'è molta meno gente del solito nei punti vendita della grande distribuzione e lo scontrino scende. L'effetto innovazione è dominante. I giocattoli tradizionali sono in netta flessione, fanno eccezione solo quelli di ultima generazione, ma sul mercato ci sono pochi pezzi disponibili». Come dire, gli italiani non spendono pochi euro per un balocco tradizionale, ma le consolle elettroniche da 200 euro vanno a ruba.
Elettronica. Ma anche nel comparto hi-fi lo scenario è a macchia di leopardo. Solo gli apparecchi dell'elettronica digitale — nemmeno quelli dell'elettronica di consumo tradizionale — hanno registrato incrementi di vendita. Ma niente crescite a due cifre come negli anni trascorsi, solo aumenti intorno a 2-6% con punte del 10-15% esclusivamente per i Lcd messi in vendita a prezzi stracciati, del 30-40% inferiori a quelli del m ercato. E con un altro dato nuovo: anche per Natale le vendite dei prodotti hi-tech vedono un incremento dei no-brand. Quanto agli elettrodomestici — conferma Ermes Lasagna, presidente di Expert Italia — e all'elettronica di consumo tradizionale, quella dei tv a tubo catodico e degli hifi, hanno addirittura avuto cali di vendite sino al 10 per cento. «Una sorpresa perchè gli acquisti non erano andati finora così male — aggiunge —. Le famiglie erano tornate a comprare i grandi e i piccoli elettrodomestici e l'audiovideo con piccoli ma significativi aumenti. Improvvisamente tutto si è fermato e questo ci preoccupa molto, perché siamo di fronte a un cambiamento del mercato. Se è stato freddo il Natale 2004, il 2005 lo sarà ancora di più».
Fotografia. Natale premia solo i prodotti di punta della tecnologia digitale: i tv plasma e i Lcd, gli Umts e i videofonini, le fotocamere digitali ma soprattutto l'informatica che dopo un 2003 negativo è ripartita in pieno. Non solo si sono venduti in questo periodo il doppio di notebook rispetto al 2003 ma anche i desk top, i pc fissi, da anni in discesa, hanno registrato una ripresa a due cifre, intorno al 20-30% in volume. I prezzi sono in calo, ma restano sempre alti, in proporzione (oltre i 1.500 euro a pezzo in media). «In questo panorama di margini ormai bassissimi ha fatto eccezione solo il settore delle fotocamere digitali — dichiara Riccardo Gnetti, direttore marketing di Canon —. È un boom continuo, grazie anche al calo dei prezzi tropo elevati, registratosi per i segmenti più alti quelli delle reflex. Un calo questo delle fotocamere digitali senza scosse, dovuto quasi esclusivamente ai miglioramenti introdotti dalla tecnologia". Bruno Bernasconi, del gruppo Bernasconi di Varese e responsabile marketing di Gre-Trony rivela che i nuovi modelli di cellulari Umts hanno quotazioni più alte dei precedenti. Credito. Un ruolo chiave è stato giocato dal credito al consumo. Secondo le stime Assofin se le vendite non fossero state aiutate dal credito al consumo il calo sarebbe stato del 28 per cento. Nei primi 10 mesi dell'anno sono stati poi erogati crediti per circa 32,5 miliardi di euro (+13,4%).
Alimentare. La corsa agli acquisti dei prodotti alimentari si concentrerà immediatamente a ridosso di Natale — commentano al quartier generale di Coop Italia — e privilegerà i prodotti freschi». Al gruppo Auchan segnalano anche le difficoltà delle vendite nel comparto vini, spumanti e champagne (-1,7%), mentre gli alimentari da ricorrenza (panettoni e salmoni affumicati) marciano a pieni giri (+7,6%) grazie alle promozioni, che — negli ipermercati Auchan, ricorda Raffaella Mazzoli, direttore marketing — hanno battuto tutti i record arrivando a quota 40 per cento. Comunque — aggiungono alla Coop — stanno avendo un buon successo i pacchetti completi di specialità natalizie.
Ristoranti. Il quadro delineato dalla Fipe (l'associazione dei pubblici esercizi di Confcommercio) rileva una flessione dei ristoranti a Natale (-7,1%) e dei clienti (appena 4,6 milioni, 7,1%). La spesa complessiva (226 milioni) dovrebbe calare del 5,6% rispetto all'anno scorso. Per San Silvestro i locali aperti saranno 63mila (-3,1%) e i clienti 5,7 milioni (-5%) pronti a pagare 94 euro (-1%); spesa complessiva (536 milioni) in calo del 5,6 per cento.
Abbigliamento. L'interesse dei consumatori è in calo rileva Confesercenti. Per quanto riguarda Natale si stima una flessione media delle vendite di capi di vestiario intorno al 10% con punte del 15% a Genova e Cagliari.
Libri e profumi. Le stime Confesercenti prevedono flessioni per i libri (tra il 5 e il 10%) con l'eccezione di qualche strenna. Per i profumi invece vendite stabili e rincari medi fino al 5 per cento.
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