Coop, primo spin-off dei negozi
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Imprese & mercato La consociata Adriatica inaugura la nuova strategia di gruppo con un piano da 600 miliardi
 Coop, primo spin-off dei negozi Conferiti 9 ipermercati alla società Igd aperta a partner esterni - Al via investimenti da 250 miliardi V.Ch.
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MILANO Il gruppo distributivo Coop si prepara ad accelerare sulla ristruturazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, con operazioni che offrano spazio a partnership strategiche. Il primo passo in tale direzione è stato compiuto in questi giorni da Coop Adriatica (2.500 miliardi di fatturato), con una operazione di «spin-off» immobiliare del valore di 600 miliardi di lire. Coop Adriatica, principale realtà all’interno del gruppo Coop (che con oltre 17mila miliardi di lire è leader nella grande distribuzione) ha dato vita ad una società immobiliare, la Igd alla quale ha conferito buona parte del proprio patrimonio. Si tratta in particolare dei centri commerciali e degli ipermercati, ossia delle strutture a maggior potenziale di creazione di valore. Coop Adriatica dispone oggi di dieci tra centri commerciali e ipermercati. Si tratta di nove grandi strutture di vendita alle quali quali se n’è aggiunta in questi giorni una nuova acquisita da Carrefour nelle Marche. Inoltre ci sono progetti in corso che, entro il 2003, dovrebbero portare Coop Adriatica a disporre di altre 5 grandi strutture di vendita, con un investimento di 250 miliardi. In questo contesto è maturata la decisione di Coop Adriatica di dare vita alla società immobiliare Igd. Una scelta finalizzata — come spiegano alla Coop — a valorizzare al meglio il patrimonio di strutture in proprietà e a utilizzarlo per il reperimento di nuove risorse per sostenere i piani di sviluppo. La Igd sarà aperta a partnership con altre imprese, con particolare riguardo per gli specialisti nella gestione dei patrimoni immobiliari e dei centri commerciali. C’è poi l’intenzione esplicita da parte del vertice di Coop Adriatica di arrivare a quotare Igd in Borsa, pur mantenendo il controllo in ambito cooperativo. La Igd è stata costituita con la collaborazione di Finec merchant, società del gruppo Unipol. Presidente di Igd è Gilberto Coffari. «Igd — spiega Coffari — è lo strumento che consideriamo più idoneo a perseguire una politica di alleanze con investitori italiani ed esteri, allo scopo di valorizzare al meglio il nostro patrimonio in una ottica di sviluppo e di crescita della nostra cooperativa, che richiede risorse finanziarie crescenti». Nel triennio 1999-2001 Coop Adriatica ha messo in cantiere investimenti per oltre 500 miliardi in nuove strutture di vendita o nella ristrutturazione di quelle esistenti». Nello stesso tempo, sottolinea Coffari, Igd si configura come un «soggetto imprenditoriale aperto alle altre imprese del sistema Coop; auspichiamo infatti un allargamento della compagine societaria ad altre cooperative, in particolare a quello del Distretto adriatico». La Igd ha già iniziato la incorporazione di tre società immobiliari del gruppo che apporteranno il relativo patrimonio (cinque centri commerciali e quattro ipermercati). La società ha fatto eseguire una perizia sul proprio patrimonio immobiliare dalla società Reddy’s group, che ne ha stimato una valutazione complessiva a 601 miliardi. Il patrimonio netto di Igd, consolidato con quello delle società in corso di fusione, è pari a poco più di 283 miliardi milioni, mentre il patrimonio a valori contabili, riferiti ai bilanci chiusi il 31 dicembre 2000 ammonta a 447 miliardi e 174 milioni, cui si aggiungono i 30 miliardi dell’ipermercato di recente acquisizione. La società ha inoltre accordi per ulteriori centri e ipermercati in costruzione e da completarsi per il prossimo biennio, per un investimento previsto di circa 250 miliardi. Per quanto riguarda il preventivo della gestione 2001, la Igd ha stimato in circa 36 miliardi l’ammontare dei ricavi e canoni provenienti da immobili completati, con un risultato positivo prima delle imposte di circa 2 miliardi. Nel corso del 2000 Coop Adriatica ha realizzato vendite per 2.473 miliardi di lire, di cui 1.179 negli ipermercati e 1.294 miliardi nei supermercati; oltre 6mila i dipendenti e 550mila i soci. Venerdì 20 Aprile 2001
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