10/5/2006 ore: 11:14

Coop sotto accusa sul Fisco

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    marted? 9 maggio 2006


    ECONOMIA ITALIANA - Pagina 14

    GRANDE DISTRIBUZIONE - Per l'associazione delle catene commerciali le cooperative hanno troppi vantaggi
      Coop sotto accusa sul Fisco
        Denuncia di Federdistribuzione alla Ue: aiuti di Stato
          Vincenzo Chierchia

          ROMA - Federdistribuzione, l'associazione delle grandi catene commerciali (68 miliardi di ricavi, 300mila addetti) ha deciso di andare all'attacco sui "privilegi" concessi dall'Italia alle cooperative di consumo che aderiscono a Coop Italia.

          ?In aprile - spiega Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione - abbiamo presentato alla Commissione Ue un esposto nei confronti della Repubblica italiana per denunciare gli aiuti di Stato concessi, violando la normativa Ue, alle cooperative di consumatori che fanno capo a Coop Italia, sotto forma di un trattamento fiscale di favore. Siamo di fronte a un trattamento che costituisce un previlegio illegittimo a vantaggio di una realt?, che ? leader nel mercato nazionale della grande distribuzione, ma che ha perso la natura mutualistica e la funzione sociale che in passato avevano giustificato il regime fiscale di cui il sistema delle Coop ? beneficiario, perch? ? diventato oggi un soggetto economico come gli altri?.

          Cobolli Gigli aggiunge che la denincia contro l'Italia in relazione ai vantaggi fiscali concessi alle Coop di consumatori ? stat indirizzata in particolare alla Direzione concorrenza della Commissione di Bruxelles, perch? la normativa attuale - giudicata da Federdistribuzione come un vero e proprio aiuto di Stato e come tale illegittimo - ostacola sia gli investimenti dei gruppi distributivi internazionali interessati a investire e a crescere nel nostro Paese, e sia i programmi di sviluppo di quelli gi? presenti, italiani ed esteri?.

          ?Negli altri Paesi europei - sottolinea Cobolli Gigli - non ci sono questi privilegi, il problema si pone praticamente solo per l'Italia e la vicenda Unipol-Bnl ha mostrato chiaramente che le Coop di consumoormai hanno abbandonato del tutto la loro funzione originaria, investendo con ambizioni di leadership in settori diversificati come quello assicurativo e bancario, che nulla hanno a che vedere con i servizi ai soci. Nel mercato della grande distribuzione oggi non c'? par condition, ma ci troviamo di fronte a una concorrenza falsata?.
            Nella denuncia alla Ue, Federdistribuzioni ha sottolineato che le Coop godono della deducibilit? del 70% dell'imposta Ires, di quella integrale degli utili destinati a riserve e la deducibilit? al 70% degli utili destinati a riserva volontaria (purch? indivisibile).

            ?Le Coop aderenti a Coop Italia - rileva Cobolli Gigli - versano quote minime dell'Ires rispetto alle imprese non cooperative. Inoltre possono raccogliere denaro direttamente dai soci consumatori con una ritenuta del 12,5% rispetto al 27% dei contri correnti. Quindi le cooperative del sistema Coop Italia possono a basso costo disporre di somme notevoli da reinvestire sul mercato?.

            La quota di mercato del sistema Coop supera il 17% (e va oltre il 25% se si considera la neonata centrale italiana con Sigma, Despar e Gigante). Il fatturato Coop si aggira sui 12 miliardi di euro (il prestito da soci ? di oltre 10 miliardi); il sistema Coop ha un piano di sviluppo da 1,2 miliardi (23 ipermercati e 40 supermercati entro il 2007).

            ?Il movimento cooperativo ha un grande valore sociale tutelato dalla Costituzione - rileva il presidente Federdistribuzione - ma il sistema Coop ha smarrito la sua funzione sociale e superato l'origine cooperativa. Non vengono praticati i prezzi pi? bassi del mercato, si attuano politiche di fidelizzazione analoghe a quelle delle altre catene. I profitti non vengono redistribuiti ai soci sotto forma di ristorni, ma reinvestiti in altre attivit?, dalle agenzie di viaggio agli immobili. Insomma le Coop pagano molto meno tasse delle imprese ordinarie senza che ci? comporti un reale vantaggio ai soci. ? ora che il Governo italiano dia un taglio a tutti questi privilegi e riequilibri lo scenario del mercato permettendo una concorrenza vera?.

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