GERMANIA
Cumulo sopra i 65 anni
Il sistema è a ripartizione, legato al reddito, finanziato al 63% dai contributi e per il 37%
a carico del bilancio federale. I contributi sono pari al 19,1% della retribuzione, al 50% tra lavoratore e impresa. Esistono regimi speciali per agricoltori e professionisti. Le pensioni dei dipendenti pubblici sono a carico dello Stato.
I fondi pensione sono diffusi nelle imprese private. Cumulo ammesso dopo i 65 anni.
GRAN BRETAGNA
A Londra doppio regime
Alla pensione di base fissa se ne aggiunge una integrativa legata al reddito. Una pensione fissa piena richiede 44 anni di contributi per gli uomini e 39 per le donne. E’ possibile non aderire alla pensione integrativa legata al reddito attraverso il ricorso a un sistema pensionistico di categoria o personale che dia prestazioni equivalenti o migliori. Il cumulo dei redditi è ammesso.
FRANCIA
Obbligatoria l’integrazione
Il regime generale è obbligatorio a ripartizione, diverso a seconda del settore di attività. Regimi supplementari obbligatori sono previsti da contratti collettivi e finanziati a ripartizione.
I dipendenti pubblici hanno condizioni più favorevoli. Il sistema è finanziato da contributi e imposte. E le prestazioni sono calcolate sui 25 migliori anni. I fondi pensione sono incentivati dal fisco. Il cumulo è condizionato.
SPAGNA
Assegni indicizzati
Il regime generale obbligatorio è legato al reddito. Il periodo contributivo minimo è di 15 anni, massimo di 35. I contributi sono pari al 28,3% dello stipendio (23,6% dal datore di lavoro). Le prestazioni sono calcolate su una pensione base che viene determinata in base ai contributi degli ultimi 15 anni. Le pensioni integrative sono individuali. Il cumulo è ammesso oltre i 65 anni.
OLANDA
Base di 825 euro al mese
Lo stato paga una pensione di base fissa di 825 euro al mese a tutti i residenti di età superiore a 65 anni. Il sistema è finanziato dai contributi sulle retribuzioni con un’aliquota non superiore al 18,25%. Le pensioni integrative sono le più sviluppate d’Europa (ad accantonamento e a prestazione definita). E’ consentito il cumulo della pensione con i redditi da lavoro.
BELGIO
Il fondo lo decide l’impresa
Il sistema è a ripartizione legato al reddito, finanziato con trasferimenti statali e contributi pari al 37,9% dello stipendio (24,9% a carico del datore di lavoro). Le prestazioni vanno dal 60 al 75% del reddito dell’intera carriera contributiva, fino a un massimo di 45 anni.
I fondi pensione delle imprese sono volontari, su iniziativa del datore di lavoro. Il cumulo comporta il taglio della pensione
SVEZIA
Contributo garantito dopo i 65
Il regime generale è legato al reddito e finanziato da contributi con aliquota costante del 18,5%, di cui il 2,5% investito in fondi pensionistici. Lo stato paga una pensione minima alle persone oltre i 65 anni che abbiano avuto la residenza per 40 anni in Svezia, finanziata dal gettito fiscale. Ampio è il ricorso a fondi pensione basati su accordi collettivi.
Il cumulo è ammesso.
AUSTRIA
Non più di 2309 euro
Il sistema obbligatorio per i lavoratori dipendenti prevede regimi speciali per agricoltori e statali. I contributi sono pari al 22,8% dello stipendio (12,55% dal datore di lavoro). Le prestazioni sono calcolate sulla base dell’anzianità contributiva e dei 15 migliori anni. La pensione obbligatoria ha un tetto massimo di 2.309 euro per 14 mensilità. Il cumulo con la pensione di anzianità è vietato se il reddito supera 302 euro mensili.
DANIMARCA
Supplementi legati al reddito
La pensione è garantita a tutti: dopo i 65 anni si ha diritto a una somma base più un supplemento legato al reddito. La prestazione è pari al 47% della retribuzione media.
Il finanziamento è a carico della fiscalità generale e di modesti contributi (2%).
I fondi pensione integrativi sono settoriali a contribuzione definita. La possibilità di cumulo è ridotta oltre i 30 mila euro di reddito annuo.
GRECIA
Livelli assicurati dallo Stato
Esistono vari regimi distinti per settori di attività e finanziati a ripartizione. I contributi sono pari al 20% (13,3% a carico del datore di lavoro). Le prestazioni sono definite, con un limite massimo, e i livelli sono garantiti dallo Stato. Le pensioni dei non assicurati con più di 65 anni sono finanziate da imposte. Il cumulo con il reddito da lavoro comporta la riduzione della pensione.
FINLANDIA
Per la minima si guarda ai prezzi
Il regime obbligatorio prevede una prestazione minima per tutti i pensionati e un sistema supplementare legato al reddito. La pensione minima erogata dallo stato è legata alla residenza: può arrivare a 488 euro mensili ed è legata anche all’inflazione. Esistono inoltre sistemi integrativi volontari. E’ permesso il cumulo con i redditi da lavoro.
PORTOGALLO
Media sui migliori 10 periodi
Esiste un sistema generale obbligatorio per i lavoratori del settore privato affiancato da un sistema speciale per dipendenti pubblici e forze armate. Oltre a regimi speciali per lavoratori di banche e telecomunicazioni. I contributi coprono anche la spesa assistenziale.
Le prestazioni sono calcolate sul reddito medio dei 10 migliori anni tra gli ultimi 15 lavorati. Il cumulo è ammesso.
IRLANDA
Prestazioni erogate a forfait
Il sistema si basa sull’erogazione di prestazioni forfettarie. La pensione di vecchiaia è pari al 31% della retribuzione media lorda nell’industria. Il finanziamento avviene con contributi del 12,5% della retribuzione (8,5% dai datori di lavoro). Esistono anche prestazioni in natura: viaggi, pagamento delle bollette e del canone tv. Il cumulo è consentito dopo i 66 anni.
LUSSEMBURGO
Al termine almeno 1190 euro
Sono previsti due regimi: uno generale per il settore privato e uno speciale per gli statali.
I contributi sono pari al 24% della retribuzione, versati in pari misura da Stato, datore di lavoro e lavoratore. Le prestazioni sono legate allo stipendio, e possono arrivare fino al 100%. Dopo 40 anni di lavoro è garantita una pensione minima di 1.190 euro mensili. Ammesso il cumulo con la pensione di vecchiaia.