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Dalla Romagna a Milano il pane e coperto esce dai menu

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      Venerdí 17 Ottobre 2003
      Dalla Romagna a Milano il pane e coperto esce dai menu
      V.CH.

      tMILANO - Gli italiani vedranno presto sparire un elemento finora chiave nei listini di ristoranti e trattorie, che finora hanno accusato tensioni nel'ordine del 4% in media su base annua e sono stati al centro delle vivaci critiche dei consumatori. Si sta infatti diffondendo tra i ristoratori il consenso sulla possibilità/opportunità di abolire dai menu la tradizionale voce «pane e coperto» per raffreddare la tensione dei prezzi e recuperare consenso presso i consumatori. «Gli stranieri non hanno mai capito questa usanza prevalentemente italiana - è opinione diffusa tra i ristoratori della riviera romagnola -, possiamo benissimo partire da qui per rilanciare i consumi al ristorante». Ancora non ci sono decisioni formalmente condivise a livello associativo, ma i ristoratori romagnoli alla spicciolata stanno prendendo già da fine estate l'iniziativa di abolire una voce, tradizionale sì, ma che può arrivare anche a tre o quattro euro, e di proporre sempre di più dei menu degustazione con prezzi definiti e bevande incluse. Fattasi largo lungo la Riviera romagnola l'iniziativa sta trovando consensi in diverse parti d'Italia, ed è stata rilanciata in questi giorni nel capoluogo lombardo. «I ristoratori milanesi - commenta Lino Stoppani, presidente dell'Epam, l'associazione provinciale - puntano a bloccare i listini fino alla fine di marzo del prossimo anno e tra le iniziative previste nel pacchetto antinflazione c'è proprio l'abolizione di pane, coperto e servizio. Le iniziative stanno partendo in questi giorni e un'ottantina di esercizi è già impegnata ad aderire all'iniziativa che prevede anche sconti su pizze, gelati e consumazioni. Per la pizza a metà settimana è stato definita una offerta a 7 euro, birra e caffè inclusi».

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