Distribuzione: Coop marcia verso quota 17mila mld
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Mercoledì 31 Gennaio 2001 italia - economia ---pag---12 Distribuzione. Entro il 2002 è prevista l’apertura di 40 nuovi punti di vendita Coop marcia verso quota 17mila mld
MILANO Il gruppo disitributivo Coop, dopo aver chiuso il 2000 con un giro d’affari di circa 16mila miliardi, marcia verso quota 17mila entro l’anno in corso. Nel biennio 2001-2002 è inoltre prevista l’apertura di una quarantina di nuovi punti vendita tra supermercati e ipermercati, con un investimento di oltre 500 miliardi. Le nuove aperture dovrebbero consentire al gruppo di elevare di 150mila metri quadrati la superficie complessiva di vendita, attualmente attestata a quota un milione e centomila metri quadrati circa. I punti vendita Coop sono nel complesso 1.315, e gli occupati poco meno di 40mila.
Sul fronte delle strategie commerciali, Coop ha siglato nei mesi scorsi una alleanza con il gruppo Conad, attualmente all’attenzione dell’Antitrust. Italia distribuzione, questa la denominazione della centrale acquisti comune, intende proporsi come partner unico nelle contrattazioni con la grande industria di largo consumo. E la piena attività della centrale acquisti è attesa per le prossime settimane, non appena ottenuto il via libera definitivo dell’Autorità garante della concorrenza.
«Coop vuole giocare un ruolo chiave anche sul fronte internazionale — ha sottolineato Vincenzo Tassinari, presidente di Coop Italia — mentre a livello nazionale stiamo accelerando sul fronte della difesa dei prodotti tipici italiani». E ieri a Milano è stata presentata una iniziativa comune con il gruppo De Agostini e l’associazione Slow food, denominata «In viaggio tra i sapori d’Italia». Ripercorrendo i tracciati delle strade consolari romane, vengono promossi siti gastronomici e specialità tipiche.
Sul fronte estero Coop sta giocando un ruolo chiave nel rilancio delle società commerciali a base cooperativa in Europa. Solida l’intesa con la spagnola Eroski («stiamo portando avanti una trentina di progetti in comune», sottolinea Tassinari); in pieno sviluppo i poli commerciali cooperativi nell’Est Europa, nei Paesi scandinavi e in Gran Bretagna. Tre iniziative che trovano un momento di coordinamento nelle due centrali acquisti internazionali per l’alimentare e il non food, nelle quali Coop Italia ha posizioni di leadership grazie anche alla quota di acquisti effettuati tramite le società consortili.
«In Europa le realtà distributive cooperative sono in una fase di pieno rilancio — sottolinea Tassinari —. In Gran Bretagna si sta cercando di recuperare smalto in un mercato molto difficile e competitivo. Di particolare rilievo il fatto che sia nell’Est europeo sia in Scandinavia si formino dei grossi poli con l’obiettivo di essere competitivi con giganti di calibro mondiale».
Il tema della internazionalizzazione sarà al centro del prossimo congresso della Coop, in programma a fine febbraio a Roma. Il gruppo ha già effettuato qualche investimento fuori dei confini italiani (in Croazia) ma è aperta la discussione anche sulla possibilità di siglare delle partnership che allarghino in campo globale il ruolo di Coop e Italia distribuzione. Del resto anche i vertici del Conad hanno sempre dichiarato di guardare con interesse all’evoluzione dei gruppi distributivi europei.
---firma---Vincenzo Chierchia
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