6/8/2010 ore: 10:48

Euro Progea, duecento assunzioni in tempo di crisi

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Leader nella logistica
BARI — Euro Progea, società logistica con sede legale a Bitonto, si sta distinguendo nel panorama economico pugliese. L’azienda, che da poco ha restaurato lo storico stabilimento di Bari della birra tedesca Prinz Brau (lungo l’autostrada tra Modugno e Bitonto), continua la sua crescita e cerca personale.
Leader della logistica nel Mezzogiorno, Euro Progea nel 2009 ha realizzato un fatturato di oltre 30 milioni di euro, dando lavoro a oltre mille dipendenti. L’ultimo investimento dell’azienda, che ammonta a circa 8 milioni, punta alla realizzazione del primo polo del freddo: 10mila metri quadri di grandi celle frigorifere. «È un progetto innovativo — spiega Nicola Giotta Lucifero, presidente del consorzio — orientato a diventare il primo polo logistico del Sud attraverso tre importanti strade: l’innovazione tecnologica, la qualità dei servizi e la formazione del capitale umano». L’investimento vede la collaborazione dell’assessorato allo Sviluppo economico della Regione Puglia, che ha cofinanziato il progetto con 3 milioni di euro.
Il polo del freddo fa parte del consorzio Euro Progea, una realtà in controtendenza rispetto alle difficoltà del mercato: la crescita annua del gruppo è di circa il 25%. La società lavora per i nomi più importanti dell’industria e della grande distribuzione nazionale e internazionale come Carrefou, Coop, Eurospin, Dhl, Saicaf, Orogel, Sangemini e Fiuggi. E per il futuro pensa ad altri investimenti con due piattaforme in Lazio e in Campania.

Ma per il momento il fiore all’occhiello è la nuova struttura logistica, che sorge sul vecchio stabilimento della Prinz Brau. Simbolo dell’Italia del boom economico, l’enorme capannone giallo fu realizzato in sei versioni (che si trovano tutte lungo la rete autostradale italiana) da Casar Pinnau, discepolo di Albert Speer, l’architetto di Adolf Hitler. A curare per Euro Progea l’interessante operazione di recupero industriale è stato l’architetto Davide Cara. «La nostra società — continua Giotta — porta avanti il suo impegno di recupero industriale in assoluta consapevolezza del valore di edifici di altissimo valore architettonico e simbolico».

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