Eutelia, «processate quei 15» Svizzera nascosti 33 milioni
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Reati a raffica con svariate ipotesi di associazioni a delinquere: la più chiassosa è quella finalizzata all’appropriazione indebita di 33 milioni di euro più 3 milioni di sterline, ma c’è anche il falso in bilancio, la frode fiscale. I nodi giudiziari di Eutelia vengono al pettine, ieri il pubblico ministero della procura di Arezzo, Roberto Rossi, ha chiesto il rinvio a giudizio con capi di accusa variabili 15persone, tutte quelle che erano indagate.
AFFARI DI FAMIGLIA
Si tratta di sei componenti la famiglia Landi, fondatrice dell’azienda di telecomunicazioni, e di dirigenti e avvocati loro collaboratori. Da Milano, invece, è la Consob (che controlla le società quotate in Borsa) ad aprire un altro dossier. Ha infatti accertato la «non conformità» del bilancio semestrale di Eutelia, chiedendo alla società di «pubblicare informazioni supplementari». Vuole vederci più chiaro sulla cessione di crediti commerciali, delle passività tributarie e delle passività finanziarie. Ci sarebbero criticità nel passaggio delle attività da Eutelia ad Agile (gruppo Omega). Tornandoall’inchiesta aretina, dovranno presentarsi davanti al gip Angiolo, il presidente onorario di Eutelia, e l’ex amministratore delegato Samuele che nel novembre scorso si guadagnò la ribalta della cronaca con il blitz nella sede romana dell’azienda. Ci sono i fratelli Raimondo e Isacco, il figlio di Raimondo, Sauro, e il figlio di Angiolo, Alessandro. Il gip dirà se dovranno rispondere di appropriazione indebita di 33 milioni di euro e 3milioni di sterlinemes- AFFARI sa a segno tra i 2003 e il 2008. A fermarla furono leFiamme gialle che irruppero nella sede aretina e nelle altre sedi aziendali.
Il filo dell’accusa segue il percorso di grosse somme stornate dai conti di Eutelia e spostate in Svizzera passando per assetti societari in l’Inghilterra, Romania, Bulgaria, le isole del Canale, quindi riassorbite in altre società estere e di questo, secondo l’accusa, si occupava un avvocato svizzero. La storia di Eutelia è storia di rami di azienda ceduti o comprati e di un esteso gioco di scatole cinesi e assetti intricati, come la vendita di Voiceplus, una società a responsabilità limitata che dentro Eutelia gestiva i numeri telefonici a valore aggiunto.
MIGLIAIA DI DISOCCUPATI
Qui il «problema» stava nella mancata contabilizzazione di sessantadue milioni che, afferma l’inchiesta, sono stati in questo modo sottratti agli altri azionisti di Eutelia e al fisco che resta creditore di tutte le tasse non pagate. In questo filone è Sauro Landi a dover rispondere anche di subornazione di teste, “pressato” affinché “aggiustasse” un po’ la posizione dei Landi. Con loro dovranno comparire davanti al Gip Daniele Bonarini, Giovan Battista Canali, Alessandro Iaboni, Fabio Luci, Marco Mariotti, Pasquale Pallini, Maurizio Sorini e Roberto Zambrenti. Su Eutelia pende infine un terzo procedimento, civile. L’apertura è stata chiesta dal sindacato che si trova a dover gestire una vertenza che tra Eutelia e il gruppoOmegaha procurato la perdita di migliaia di posti di lavoro. L’obiettivo è ottenere l’amministrazione
straordinaria. Al momento il tribunale ha nominato 3 custodi giudiziari che non hanno il potere dei commissari, ma vigilano sui beni aziendali. La decisione è attesa tra una decina di giorni.
«Esprimiamo piena fiducia nella magistratura, sicuri che adesso si potrà fare finalmente chiarezza su un incredibile intrigo economico-societario che ha messo a repentaglio il destino di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie, oltre al futuro industriale di questa impresa», commenta il leader della Fiom Gianni Rinaldini. «Un grande Paese industriale come l’Italia non merita di avere imprese guidate con criteri a dir poco avventuristici »