15/6/2006 ore: 11:42
Farmaci da banco al supermercato
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Pagina 27 - Economia La liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco era nel programma dell’Unione e a quanto risulta dai primi contatti informali tra Bersani e i rappresentanti delle catene di larga distribuzione il nuovo governo non ha intenzione di rimandarla. ?L’apertura alla concorrenza della vendita dei medicinali senza prescrizione e da banco - spiega il presidente dell’Ancc (Associazione delle coop di consumo) Aldo Soldi - ? una forma di tutela per i consumatori. Il margine di sconto che si potrebbe ottenere nei supermercati ? fra il 30 e il 50%. Una stima che emerge dagli studi di mercato sui listini dei Paesi esteri, sia di quelli anglosassoni e scandinavi che hanno gi? liberalizzato il settore, sia degli altri?. Le farmacie e Federfarma si oppongono da tempo a una riforma che per loro rappresenta la perdita di un ricco monopolio. Ma questa volta dovranno arrendersi. ?L’ostruzionismo dei monopolisti ? prevedibile - commenta Soldi -, ma le farmacie sono 174 mila mentre i consumatori sono milioni?. Le pillole da banco e quelle senza ricetta rappresentano il 9,2% delle vendite di medicinali in farmacia, una nicchia di mercato di 2 miliardi di euro l’anno, con un duplice vantaggio: margini commerciali lauti e incasso immediato (senza attendere rimborsi statali). ?L’apertura alla concorrenza ? finalizzata ad abbassare i prezzi non a distruggere le farmacie?. La grande distribuzione coop (1.270 punti vendita) ha gi? fatto saltare due cartelli commerciali occulti: quelli del latte per l’infanzia e dei prodotti senza glutine, venduti al pubblico con sconti tra il 25% e 40%. |