18/12/2006 ore: 11:16
Fassino: «Il Pd non sarà un movimento d’opinione»
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?Il Pd non sar? un movimento d’opinione? Pensioni? Falso che io voglia un referendum? Il principale ostacolo alla formazione del Partito democratico, semmai, ? un altro: ?Sono le nostre paure, l’istinto di autoconservazione che solo pu? prevalere sul coraggio di osare?. Osare un progetto che risponde alle esigenze del Paese, arrivato ad una ?fase cruciale di ridefinizione della propria identit?. L’Italia - spiega Fassino - deve ripensare la propria posizione nel contesto europeo, i processi produttivi davanti alla globalizzazione, il proprio assetto istituzionale ancora in transizione. Per fare questo serve una grande forza politica capace di ridisegnare il futuro. Senza questa ambizione non vale nemmeno la pena di parlare del Partito democratico?. Per non sprecare ?una grande occasione per cambiare la politica? ci vuole ?un partito pesante, strutturato, certo non un informe movimento d’opinione?. Un partito, per?, che adotti nel proprio statuto le primarie come metodo vincolante di scelta dei candidati, i termini di mandato per rinnovare le classi dirigenti, il voto segreto per il conferimento degli incarichi e, soprattutto, consultazioni periodiche degli elettori o degli iscritti sulle iniziative politiche. Una proposta gi? avanzata da Fassino pochi giorni fa ?anche se qualcuno ha capito lucciole per lanterne e ha scritto che volevo fare un referendum sulle pensioni?. I tempi di nascita del nuovo soggetto politico sono stati fissati: entro aprile le fasi congressuali dei partiti, cercando di allargare la platea alle culture socialista, repubblicana e ambientalista; entro ottobre l’assemblea costituente; entro il 2009 l’operativit?, in tempo per le elezioni europee. Il leader diessino, inoltre, ipotizza un tesseramento che possa prescindere da Ds e Margherita, sul modello della Federazione lavoratori metalmeccanici (Flm). Insomma, il Partito democratico ?? come un bambino: ci vuole un atto di concepimento da parte dei genitori (i partiti) e poi un costante accompagnamento nella fase della crescita, fino a quando sar? in grado di rendersi indipendente?. Dal convegno milanese, dunque, arrivano nuovi imput ad un progetto che negli ultimi giorni sembrava essersi arenato tra le pieghe delle opposizioni interne. ?Da questo incontro arriver? un messaggio importante a tutto il Paese - sottolinea il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta - che render? pi? forte l’intero centrosinistra?. Con questo obiettivo il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, tratteggia un partito che torni ?a parlare alle periferie, che guardi al precario, all’artigiano, al ricercatore, al giovane dei call center?. E il segretario provinciale dei Ds, Franco Mirabelli, incita a ?proseguire sulla strada verso il Pd, non nascondendosi dentro i problemi, ma risolvendoli?. |