21/7/2010 ore: 11:30

Fiat, licenziamento a Termoli La Fiom proclama lo sciopero

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Le tute blu Cgil: venerdì due ore di fermo in tutti gli stabilimenti
ROMA— Due ore di sciopero in tutti gli stabilimenti della Fiat, venerdì prossimo. È quanto ha deliberato ieri il coordinamento nazionale della Fiom del gruppo Fiat per protestare contro la mancata corresponsione del premio di risultato ma anche contro i licenziamenti di alcuni lavoratori, l’ultimo dei quali è avvenuto ieri alla Power Train della Fiat di Termoli. Oggi, intanto, presso il quartier generale della Chrysler negli Stati Uniti si terrà il consiglio di amministrazione della Fiat. I consiglieri si riuniscono a Detroit per approvare i conti della semestrale ma nella stessa sede dovrebbe essere annunciata la tempistica dell’operazione che porterà alla creazione di due nuove società Fiat, una per l’auto e un’altra per il resto.
Il licenziamento di ieri, che si aggiunge a quelli di Melfi e Mirafiori, riguarda un operaio, Giovanni Musacchio, membro del coordinamento provinciale dello Slai Cobas di Campobasso, accusato di aver adoperato un permesso, preso per ragioni familiari, per partecipare a una manifestazione a Pomigliano d’Arco, in occasione del referendum sull’accordo con gli altri sindacati. Il caso ha voluto che uno zio dello stesso operaio sia stato licenziato dalla Fiat nel 2003 per aver apposto sulle ringhiere dei cancelli dello stabilimento una bandiera della pace.
Ieri esponenti della Fiom e dello Slai Cobas hanno effettuato un volantinaggio dinanzi ai cancelli del sito campano per contestare all’azienda di aver distribuito «centinaia di milioni agli azionisti», aumentando «del 40% i compensi ai massimi dirigenti» e di aver negato invece il premio ai dipendenti. Premio che, secondo la Fiom, non dovrebbe essere inferiore ai 600-800 euro corrisposti l’anno scorso.
Mercoledì 28 luglio, a Roma, il sindacato delle «tute blu» della Cgil ha organizzato un incontro, davanti a Montecitorio, con i gruppi parlamentari e con le forze politiche «per denunciare il clima antidemocratico e intimidatorio in Fiat». All'incontro parteciperanno rappresentanti di tutti gli stabilimenti del gruppo.

Ma è già prevista per sabato 16 ottobre una manifestazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici, a Roma, «per il lavoro, i diritti, la democrazia e la riconquista di un vero contratto nazionale» e «una campagna straordinaria di proselitismo e di risottoscrizione della delega alla Fiom-Cgil tra tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori metalmeccanici». Per oggi, intanto, è stato proclamato uno sciopero di 8 ore dei lavoratori della Fiat di Termini Imerese e delle ditte dell'indotto.

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