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Fondi pensione, la Covip traballa

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    marted? 30 maggio 2006

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    Fondi pensione, la Covip traballa
      di Luca Saitta

      ? ancora tutta da giocare la partita su chi dovr? vigilare sulla previdenza complementare italiana. Il ruolo di arbitro di fondi chiusi, fondi aperti e polizze fa gola, infatti, a molti. E chi rischia di scricchiolare ? la Covip, l'Authority preposta a questo compito secondo quanto voluto dalla riforma del tfr predisposta dall'ex ministro del welfare, Roberto Maroni. Il rischio, cos?, ? il cortocircuito. Da una parte, infatti, si avvicina il 13 giugno, giorno in cui la Commissione guidata da Luigi Scimia dovr? cominciare a esercitare ufficialmente il proprio compito provvedendo all'emanazione delle direttive che, messe in atto, consentiranno a tutti gli strumenti previdenziali di essere confrontabili tra loro. Dall'altra, per?, la Corte dei conti se la sta prendendo comoda nel licenziare il parere riguardo la legittimit? di quel decreto interministeriale (firmato da Maroni e dall'ex ministro dell'economia, Giulio Tremonti) che legittima ufficialmente la Covip, conferendole i poteri di arbitro e autorizzandola a emettere proprio le direttive che ora sono costrette a rimanere chiuse nel cassetto.

      La sentenza della magistratura contabile ? attesa per il 9 giugno. Ma ambienti della commissione notano che ? la prima volta, in 12 anni almeno, che un decreto del genere finisce sotto la lente di osservazione della Corte. Fatto, questo, che non lascia assolutamente tranquilli riguardo i possibili esiti positivi della sentenza. Non si capisce, poi, sottolineano fonti Covip interne a ItaliaOggi, perch? un organo di vigilanza sull'attivit? amministrativa sia oggetto di una verifica della Corte dei conti. Il decreto Maroni-Tremonti non ? certo piaciuto all'Isvap, questo si sa. E c'? sempre l'ostilit? delle assicurazioni, poco favorevoli a un'equiparazione dei pip a fondi. A complicare il tutto l'ostilit? manifesta nei confronti della Commissione da parte di diversi esponenti del centro-sinistra, oggi al governo. Lo stesso premier, Romano Prodi, del resto, si ? detto favorevole a un'operazione di razionalizzazione dell'Authority che a tutti ? sembrata indirizzata esclusivamente contro la Covip. E Scimia ? ancora in attesa di avere un interlocutore ufficiale con cui parlare a Palazzo Chigi, visto che la delibera del consiglio dei ministri che ha attribuito erroneamente la vigilanza sul secondo pilastro al ministero delle solidariet? sociale, invece che a quello del lavoro, non ? stata ancora corretta. Intanto il 13 giugno si avvicina e Scimia promette che le direttive saranno comunque emanate. Bisogner? vedere, per?, in questo clima di incertezza, quanti saranno i fondi e le polizze che, a questo punto, vorranno applicarle. (riproduzione riservata)

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